2018-2012 = 7 o 6?

Circolo Italia 2017
La differenza fra 2018 e l'anno in cui siamo partiti  (2012) dà 6, ma le stagioni agonistiche, contando la prima (2012) e la imminente (2018) risulteranno 7, ecco svelato il paradosso, ma comunque noi MM rifiutiamo il 7, perchè evoca la crisi del settimo anno. Lunedi' 11/12 alle 19 e 15, ci siamo nuovamente ritrovati al Circolo Italia per il Brindisi beneaugurante in vista della imminente stagione agonistica 2018. Simpatica serata e soprattutto contenuta in accettabile arco temporale, la velocità è il Must di MM, sia per le gare, sia per tutto ciò' che è di  contorno; siamo sempre in lotta contro il tempo.
A dire il vero quest'anno eravamo stati invitati, dai coniugi Santarelli, al Casale del Giglio, ma l'invito non è stato capito, o forse non è stato capito che di invito si trattava?
Il "Casale del giglio", è una splendida azienda vitivinicola in tenimento di Le Ferriere (Latina). Davanti al visitatore si distendono, senza soluzione di continuità, come un dispiegato tappeto dagli intensi colori, centoottanta ettari di vigneti a filare; nascosto da fitta vegetazione, a sorpresa, appare un prezioso specchio d'acqua, che per amenità, evoca le celebrate "Fonti del Clitumno"; separata da un ampio spazio aperto, si erge l'importante casa padronale, con il salone dove viene offerta una squisita colazione a base di ricette amatriciane; Amatrice è infatti la patria dell' impeccabile Anfitrione, Toni Santarelli.Per Toni, il Casale del Giglio era la tenuta di famiglia, dove, da bambino, nei fine settimana, sperimentava le prime "pieghe" col motorino; ma, a venticinque anni, quando inizia a collaborare col padre Dino, viene folgorato da improvvisa ispirazione, Toni dice testualmente: "Lo sviluppo futuro della vitivinicoltura italiana non risiede solamente nel consolidamento dell'immagine di zone dalla grande tradizione, ma anche nel raggiungimento, attraverso opportune scelte viticole ed enologiche, di produzioni di alto livello, caratterizzate dal giusto rapporto qualità-prezzo, in territori ancora poco conosciuti dal punto di vista del loro potenziale qualitativo viticolo ed enologico". Il bisogno di avventura, percorrendo itinerari enologici inusitati, ha spinto Toni perfino sull' isola di Ponza, dove ha voluto valorizzare i rari vitigni del luogo, conferendovi una dignità, prima, misconosciuta.

La filosofia della riscoperta, del disvelamento di cio' che e' stato misconosciuto è esattamente il pensiero MasterMind, un progetto nato per promuovere la negletta attività agonistica dello sci alpino per la categoria Master nel Centro-Sud, terra delle piu' imponenti vette appenniniche, patria di campioni, quali la Ceccarelli, i Marsaglia, Ronci, Bianchini, tanto per citare solo alcuni di quelli che hanno raggiunto i massimi livelli.

Dunque, meno cinque, siamo di nuovo al cancelletto di partenza e, come si legge sulla stampa specializzata, il nostro circuito ormai, per alcuni, e' una palestra per competizioni di più alto lignaggio; è il caso di Gianfredo Puca, che ad onor di cronaca, dal cancelletto non si è mai allontanato.

Quest'anno Gianfredo ha le carte giuste per puntare ai massimi. Tornato dalla trasferta settembrina in terra cilena, forte di un poker di vittorie, per lui stesso da sognarselo di notte, ad inaugurare le sezione europea della World Cup, il due dicembre, in un'atmosfera da incubo, per  nevischio sferzato da  raffiche improvvise, Gianfredo si è avventato sulla Zeno dell'Abetone, con la determinazione di chi è sorretto da giusta tecnica e "prosciutti" adeguati: vittoria numero 5, primo davanti a Pakner, roba che se a Sappada si viene a sapere, al divo Pakner glie tocca de smette de scia'. Per gli altri tre alfieri di MasterMind, certo meno preparati di Puca, gare e risultato in linea con lo stato di forma precaria: corretta la sciata il primo giorno, ma non aggressivo Alessandro Falez, che nella gara del giorno dopo, forse per eccesso di attacco, nello schuss finale si è girato in un 360 gradi, innocuo, per fortuna; Tanio Campanile, in grossa difficoltà il primo giorno di gara, nel secondo si è' avvicinato ai migliori, chiudendo la due giorni con moderata soddisfazione. Paolo D'Appolonio si esibiva in gara per la prima volta all'Abetone, dopo la pausa estiva e quindi non gli si può dire niente. Ma torniamo a Puca, ormai forte di una scala reale e di una consolidata iscrizione ipotecaria su uno dei primi due gradini del podio della W.C. (che non si maligni, sta per World Cup), ma con i soliti perfidi ad insinuare che Pakner gli aveva ceduto il primato per consolarlo dell' 1 a 0 subito la sera prima dal Napoli. Radiosa Alba il tre dicembre, con meno otto e calma di vento, che Gianfredo teme per la sua postura troppo eretta, profumo di sestina, a dispetto della temibile carica a testa bassa di Pakner e delle aspettative di rivincita di Giovanardi, finito a gambe all'aria il giorno prima. In auto, dall'albergo agli impianti, nel silenzio - concentrazione del pre-gara sulle note di Rod Stuart, dolci come la vittoria preconizzata, ecco che Gianfri ti cala l'irrinunciabile pucata: a dispetto dell'imprescindibile  principio che sci vincente non si cambia, questo che ti fa?" oggi uso gli altri sci"; incredulo gli faccio: "ma li hai mai usati?" "Sì" (bugia omissiva, tace di precisare:"una sola volta nella vita"), conoscendolo, chiedo ragguagli: "ma pure tra i pali?" Risposta:"Si"; altra omissione, tace che trattavasi di mezzo giro un mese prima è mai più. Rassicurato, gli faccio: "be' oggi si vede bene, il tracciato dovrebbe essere più filante, non c'è vento, potrebbe essere la scelta giusta". Smentita implacabile, da in fondo al muro, ho intravisto la sua ben nota sagoma di qualche anno fa, irriconoscibile rispetto al giorno precedente, ho sperato nell'effetto Tonale dell'anno scorso, quando, a dispetto di analoga metamorfosi, inflisse al secondo classificato ancor più distacco del giorno precedente; ma ahimè', Pakner non perdona! Per il rotto della cuffia, il nostro si è aggrappato al secondo posto davanti a Giovanardi, ma lasciando 20 punti che se risulteranno fatali, giuro che LO (non gli, va detta napoletanamente)sputo in faccia! Sestina mancata anche la settimana successiva a Veysonnaz, bilancio: secondo in slalom dietro Giordano Soraru', bucato il gigante del secondo giorno di gara, vittoria regalata all'agordino di cui sopra.

E gli altri che fanno?

I Reale e Valerio Romano "rifiniscono" la preparazione a Cortina. Paola Capuano e Gian Luca Fava stanno al Tonale e forse parteciperanno ad una delle due gare in programma 16 e 17 dicembre p.v.. Andrea Ballabio, dopo un paio di uscite autunnali e' volato negli USA, al rientro, è passato direttamente dall'aeroporto alla Pallottieri per una sgambata domenica 10/12. Per Alessandro Falez, invece, break forzato, con Santa e amici non sciatori, per ristoranti stellati nell'Ampezzano/Pusteria. Cristiano Orlandi si è visto in giro per l'Ostereich più come allenatore che come allenato. Cesare Veneziani, perseguitato dal disastro estivo dei ghiacciai, pare che sia riuscito a rimediare un'unica uscita autunnale, mi corregga se sono male informato. Francesco Acquaviva nada de nada. Altra incognita Max Polizzi, ormai lanciato nella carriera militare. In compenso sono stati avvistati, nei giorni dell'Immacolata, a Roccaraso, i due brothers Romano, Manuel e Alessandro, chissà che a quest'ultimo non punga vaghezza di reinfilarsi il pettorale. Lucio Lamberti, dopo un'uscita autunnale in austriache nevi, ha passato l'Immacolata sotto la neve, ma ahi lui, a Perugia, con moglie e amici non sciatori. Andrea Caloro l'ho visto l'8/12 alla partenza della "Pallottieri" con espressione rilassata, look un pò Yanke, con la sua aria improntata a bonario menefreghismo attivo, ma si sa, lui è così, poi in gara si scatena.

Stefano Mander l'ho incontrato la sera del 7/12 nel negozio di Cri Cri a Rivisondoli e pure lui è apparso più in tono vacanziero che altro.

Degli altri poco si sa, ma una cosa è certa: il 13 /01/2018, quando staranno al meno CINQUE, al cancelletto di gara 1, Gianfrissimo starà per catapultarsi da qualche parte nel mondo nella sua gara 12!