Picconato il muro delle quattro gare
Overture di stagione più blasonata non potevamo aspettarcela, si parte con la Coppa Italia, e non è tutto, perché quest’anno, grazie alla caparbietà e all’impegno di CZERO6 e CLS in primis, e di MASTERMIND e CAM a seguire, si è stato picconato il muro delle 4 gare.
In estrema sintesi, si ricorda che la Coppa Italia si articola in due fasi. In una prima fase di sei gare, da disputare in almeno due specialità diverse, nelle singole gare, ciascuno accumula, secondo le regole di Coppa del Mondo, i punti che si porta in dote nella finale.
I Comitati appenninici, fino all’anno scorso, nel loro complesso, si vedevano assegnate 4 gare della prima fase, mentre equo sarebbe stato averne sei da sparare, one shot, in un unico weekend. Quest’anno, invece, grazie al costante martellamento dei suddetti Comitati, club ed enti promozionali, si è riusciti a far accettare, a chi di competenza, il principio che i Comitati Appenninici, nel loro insieme, costituiscono un’unica macro zona, estesa da nord a sud una cifra, per cui giustizia vuole che a tale macro zona vengano attribuite sei e non quattro gare della prima fase. Chi vive in Lombardia, in Veneto, in Piemonte, Liguria, Emilia- Romagna o Val d’Aosta, con lo stesso kilometraggio di un suddista si può fare le sei gare della prima fase, mentre il sudista con lo stesso kilometraggio potrebbe fare solo le quattro gare assegnate alla macro zona Centro Sud, poi, fatte le quattro gare abruzzesi, il sudista sarebbe costretto a migrare al Nord per
completare il pacchetto delle sei gare della prima fase, una palese violazione della par condicio “distantiae”.
In estrema sintesi, si ricorda che la Coppa Italia si articola in due fasi. In una prima fase di sei gare, da disputare in almeno due specialità diverse, nelle singole gare, ciascuno accumula, secondo le regole di Coppa del Mondo, i punti che si porta in dote nella finale.
I Comitati appenninici, fino all’anno scorso, nel loro complesso, si vedevano assegnate 4 gare della prima fase, mentre equo sarebbe stato averne sei da sparare, one shot, in un unico weekend. Quest’anno, invece, grazie al costante martellamento dei suddetti Comitati, club ed enti promozionali, si è riusciti a far accettare, a chi di competenza, il principio che i Comitati Appenninici, nel loro insieme, costituiscono un’unica macro zona, estesa da nord a sud una cifra, per cui giustizia vuole che a tale macro zona vengano attribuite sei e non quattro gare della prima fase. Chi vive in Lombardia, in Veneto, in Piemonte, Liguria, Emilia- Romagna o Val d’Aosta, con lo stesso kilometraggio di un suddista si può fare le sei gare della prima fase, mentre il sudista con lo stesso kilometraggio potrebbe fare solo le quattro gare assegnate alla macro zona Centro Sud, poi, fatte le quattro gare abruzzesi, il sudista sarebbe costretto a migrare al Nord per
completare il pacchetto delle sei gare della prima fase, una palese violazione della par condicio “distantiae”.