LA MARATONA DEL 15-18

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Sabato 17 e domenica 18 febbraio si sono giocati i 4 assi del circuito MasterMind sui tavoli di Roccaraso e Campo Felice, vale a dire i quattro giganti valevoli anche per la Coppa Italia Master, oltre che per il circuito MM. Ma non basta, il 15 /02, quindi in ante prima, i nostri atleti si sono misurati nelle 5 gare organizzate dallo S.C. CZERO6 e definite, giustamente, MARATONA CZERO6; in totale ben nove giganti in 3 soli giorni, con, a seguire, idue SG dell'Aliski il 19/02 e solo con il breve stacco di venerdì 16 e si fa per dire, perché, come ogni venerdi, anche questo è stato dedicato agli allenamenti di prammatica nel giorno che precede i sabati di gare: un'abbuffata senza tregua, baciata a Roccaraso da un sole abbagliante e, viceversa, flagellata a Campo Felice dal tipico tempo appenninico, da brividi nella schiena per l'umidità e per la caga di non vederci una minchia in gara.
Paradassolmente il bollettino di guerra, a dispetto del sole pieno, è stato redatto a Roccaraso. Lucio Lamberti, galvanizzato dalla buona prestazione in gara 7, ha osato troppo in 8 e si è preso l'ennesima strizzata al ginocchio già infortunato; per non essere da meno, Francesco Acquaviva, partito come una iena dopo Luca Novi, alla seconda porta , prendeva un'internata che lo stendeva al tappeto su un fianco e lo avrebbe messo tranquillo fuori gara, se lui, che, nu ce vo sta mai, tramutatosi da canide in felino, non si fosse prodotto in un balzo da terra che lo proiettava direttamente ad inforcare la terza porta, con esiti purtroppo devastanti.
 
Gare 7 e 8, categoria D, la diciottina Doranna Melegari, molto apprezzata dai fan retrostanti mentre ella sta per catapultarsi alla partenza, si è messa alle spalle, in maniera perentoria, soprattutto in gara 7, le compagne di squadra, Marina Capretta e Silvia Carraro, nello stesso ordine in tutte e due le gare. Forse Marina non ha gradito il tic tac della Pallottieri, come lo ha definito il suo autorevolissimo marito, mentre per la Carraro non si registrano spiegazioni.
In categoria C, Claudio Maltinti del toscano Top Ski ed Andrea Ballabio del SAI Napoli si scambiavano, tra gara 7 e gara 8, le posizioni in vetta al podio, ma ad Andrea andava però la combinata, avendo rifilato al Maltinti 1" chiatto chiatto in gara 8; Alessandro Falez risultava buon terzo in entrambe le gare, a conferma di un suo momento si, davanti a Massimo Guccio Panzani del Prato Play, mentre al quinto posto si alternavano il diciottino Valerio Romano, a mio avviso non ancora resettato su nevi e piste appenniniche, e il sempre più competitivo Valter Ciaralli del CZERO6.
Tra i B, partita chiusa per la prima piazza, il campionissimo Luca Novi dell'Abeti club, come era nelle previsioni, l'ha fatta propria senza complimenti in entrambe le gare e, ovviamente, si è cuccato pure la combinata; dietro di lui, garona di Clemente Reale in gara 7 a tenere alto il prestigio di famiglia in assenza di Emanuele, che volentieri avrei visto a confronto con il Novi; garone di Gianluca Di Cicco, del CZERO6, che si è accaparrato il terzo posto in 7e 8; garona in gara 8 di Marco Vecchiotti (Cesena) che dal quarto posto di gara 7 balzava sul secondo gradino del podio in gara 8; buon quinto, in gara 7, Andrea Buffardi, che da allenatore, di tanto in tanto si mena in gara e, per finire, garona in gara 8 di Massimo Cavalieri del Marzocco che da settimo in sette (gara) risaliva al quinto posto in otto (gara).
Tra gli A, Carlo D'Amelio, diciottino pure lui e pure lui della saga infinita Reale, Rebecchini, D'Amelio, si aggiudicava 7 e 8 e, naturalmente, faceva sua pure la combinata, ma a lui non gliene fotte niente di arrivare primo, tanto a lui gli basta (si notino i rafforzativi a lui non gliene fotte e a lui gli basta) darle n' coppa e recchie a Clemente Reale e sta contento; al contrario Matteo Menduni del Campitello Matese e Stefano Mander dello SC Napoli, saranno stati ben felici del secondo e terzo gradino del podio in gare 7 e 8 e nello stesso ordine.
Il trofeo a squadre sanciva la superiorità dello S.C. 18, finalmente sceso a Roccaraso in forze, con il dispiegamento di uno squadrone agguerritissimo; onorevolissimo secondo, il neo nato CZERO6, che ormai non è più una novità per nessuno; terzo il SAI Napoli che si doveva leccare le ferite per gli infortuni di Acquaviva e Lamberti. La breve attesa della premiazione e' stata deliziata dai ben noti cazzarielli innaffiati con Montepulciano D.o.c. offerti dal Pool degli organizzatori (Vesuvio, Napoli, SAI Napoli, 3PUNTO3) e dal sorteggio di tre splendidi, oltre che utilissimi borsoni (uno anche termico), offerti da DADA SPORT e andati, per merito della mano fatata di Francesca Lonardi, elegante madrina, nonché consumata anchorwoman all'arrivo, a Ludovica Acquaviva, Enrico Ravaschio e Alessandro Pera.
 
Transumati a Campo Felice per gare 9 e 10, prima nota e' che nella nebbia sferzata da umido vento da non si sa quale direzione, le nordiche sono scomparse dalle top five, infatti nell'ordine Marina Checcarelli del Prato Play, Garrafa Virginia Maria degli Avvocati Romani, Mazzocchia Elena dell'Orselloeaquile, Vignini Valeria dello stesso club di Elena e la brunona Chiara Bernardini del Prato Play, in coro, hanno dichiarato alle diciottine: "qui non ce ne è per nessuna!". Per le "ampezzane", prese le misure per quel po' che si riusciva a vedere, andava un pochino meglio in gara 10, dove, fermo restando il duo Checcarelli/Garrafa in vetta ai primi due gradini del podio e, inseritasi sul terzo, la biondina Bettina Chiti del Marzocco, ecco finalmente al quarto e quinto posto Marina Capretta e Doranna Melegari del 18.
In categoria C, gara 9, Paolo Baroni (Prato Play), in stato di grazia ormai, faceva il vuoto dietro di se', con il beneficio però di un "se" per Fabiano Rebecchini (S.C.18), giunto a 1" e 87/100 ma con un solo bastoncino e la sospetta frattura al gomito sinistro per un violento impatto con una porta. Claudio Maltinti (Team Top Ski ) si doveva accontentare della terza piazza a 24/100 da Fabiano, mentre l'agguerrito Valter Ciaralli, sulla sua Sagittario, mancava il podio per 47/100; quinto, più staccato, ma l'età non lo avvantaggiava rispetto a chi lo precedeva, Massimo Guccio Panzani del Prato Play.
Tra i B si confermava mattatore, inutile dirlo, Luca Novi dell'Abeti Club, ma Emanuele Reale, ormai con ridotte apparizioni agonistiche e tuttavia, con grande dignità, gli stava dietro a 1"e37/100; Renzo Del Tredici (Prato Play ) si difendeva agguantando il terzo posto di misura (10/100) davanti al nostro Cristiano Orlandi, più staccato il quinto, Michele Tomasi del Pontedilegno.
In Categoria A Andrea Acquaroni dell'Aliski si imponeva davanti al diciottino Carlo D'Amelio, di cui mi corre l'obbligo tacere l'unica consolazione, pena l'interdizione da qualsivoglia accesso al 18; buon terzo Giacomo Colzi del Top Ski e, nell'ordine, il diciottino Lorenzo Belloni, dal quale a dire il vero i tecnici si aspettavano molto di più e Alessandro De Cato Zangoli del Rimini.
La gara 10, in cat. C, ferma restando la conferma al primo posto di Paolo Baroni, che ormai non molla più l'osso, faceva assistere al riscatto di Andrea Ballabio, vittima, per eccesso di foga in gara 9, del distacco di uno sci in una buca; Andrea balzava al secondo posto, davanti a Claudio Maltinti, all'arrembante Valter Ciaralli e a Massimo Guccio Panzani (per quest'ultimo leggasi sempre l'anno di nascita).
Tra i B, il duo di testa risultava lo stesso di gara 9, con replica quasi anche del distacco, mentre Cristiano Orlandi (Aliski) si rendeva autore di una prova di orgoglio, scalzando Renzo del Tredici dal terzo gradino del podio; Marco Vecchiotti, a 51/100, piombava subito a ridosso dell'alfiere del Prato Play.
Tra gli A, le aspettative dei tecnici venivano immediatamente confermate da Lorenzo Paolo Alberto Belloni che in gara 10 stampava un ragguardevole 1.00.09, davanti al compare di club Carlo D'Amelio, staccato di 43/100, a Giacomo Colzi, ad Alessandro De Cato Zangoli e alla new entry nei top five Alexander Beever dell'Aliski; l'ottimo Andrea Acquaroni risultava invece disperso nella imperversante bufera da steppa caucasica.
 
Aggiornamento Classifica Generale Circuito MasterMind:
Cat. D7, Margherita Sabadin guida con 280 punti, la insegue un dittico a 200 punti nelle persone di: Rosa Alba Loiodice e Alessandra Andreani D6 un tris del 18 al comando: Marina Capretta( punti 360), Doranna Melegari (280), Benedetta Vittori Veneti Possati (260), ma verranno alla finale?
D5, giochi teoricamente (sempre in virtù della dubbiosa presenza alla finale) aperti tra le tre in vetta: Elisa Traversa (340), Silvia Carraro (310) e Chiara Bernardini.
D4, Giochi realmente aperti tra Francesca Vannucci (500) e Virginia Garrafa; si spera che la Vannucci, quest'anno, si faccia iscrivere alla finale; attardata Lucia Pucci (160).
D3, ancora tutto da vedere tra Elisabetta Mazzoli (200) e Flaminia Vinca, purché vinca (160).
Elena Matronola (punti 600), tra le D2, è tuttora in attesa di antagoniste, le quali, tuttavia nulla ormai potrebbero azzardare per toglierle la palma della vittoria; ciò nonostante la Sig.ra Matronola è speranzosamente attesa alla finale.
D1, si spera che le tre in lotta Clammetti Erika (punti 320), Pozzi Lara e Checcarelli Martina (entrambe a 200 punti) se la giochino la partita, vista che, grazie al raddoppio dell'ultima gara, è tuttora apertissima.
 
C11, Pastorino Gianfranco si è cuccato tutti i 400 punti del poker di Coppa Italia ed è irraggiungibile da Gianfranco Guastini.
C10, Sergio Pizzi(740) e' ormai fuori portata di Enrico Ravaschio e Gianfredo Puca (360 e 360), troppo impegnati altrove.
C9 Giuseppe Fiordiliso per ora ha fatto il pieno (800 punti), alla faccia di quello che nell'88 aveva dichiarato in un'intervista a SCIARE : "non farò' mai le gare Veterani". Vito Pacucci lo segue con 400 punti di distacco ed è sicuro secondo perché è molto improbabile che Il cortinese Vincenzo Gaspari si venga a giocare la finale.
C8, Valerio Romano e' irraggiungibile a 740 punti, in realtà la lotta e' per la seconda piazza tra l'infortunato Lucio Lamberti (560 punti) che non si potrà difendere da un molto eventuale en plain di Giovanni Cipolloni nella finale.
C7, Andrea Ballabio sta a 860 punti, può fare due scarti e arrivare a 900, se vince le ultime due gare; in ogni caso è irraggiungibile da Massimo Ferraro, il quale invece si deve guardare da Valter Ciaralli, che ha solo 7 gare all'attivo, può fare uno scarto e tutto quello che farà nella finale è tutto grasso che cola, punteggio teorico raggiungibile (690), contro i teorici 760 di Massimo Ferraro.
 
B6, Cesare Veneziani cerca la consolazione in una stagione interlocutoria fino a questo momento e conduce con ben 700 punti davanti al troppo impegnato altrove Clemente Reale (360), al quale è preclusa ogni eventuale ipotesi di remontada, mentre, udite! udite! Rino Barbato (335) ha i numeri dalla sua per fare fuori dalla seconda piazza e a suo vantaggio il Reale; più staccato Claudio Apollonio (280).
B5, bella lotta e partita aperta fra i tre al comando Jacopo Koch (700), con 10 risultati fin'ora; Emanuele Reale (600), con soli sei risultati e Paolo D'Appollonio (465) e otto risultati; Paolo guardati dalla serpe nel manicone, il tuo amico-rivale a punti 405 con sei risultati fin'ora.
B4, Cristiano Orlandi con 610 punti e 8 risultati si deve ancora mettere matematicamente al sicuro dalla remontada di Gian Luca Di Cicco a punti 516 con 8 risultati pure lui.
 
A3, Stefano Mander (540) e sei risultati ce la può fare, ma deve dare la botta vincente, perché l'incostante, ma talvolta competitivissimo, Francesco Dimitri se lo può fare in zona Cesarini, avendo 460 punti, potendo scartare un 40 e pappandosi 300 i punti della finale, sempre che il buon Stefano assommi meno di 220 punti.
A2, lotta apertissima, sia per punti acquisiti sia per risultati utili, tra Carlo Langella e Matteo Menduni, ma il motocrossista Langella ha solo apparentemente qualche chances in più, visti i 40 punti dell'attuale vantaggio, perché Menduni sta infilando 100 punti a go go ultimamente.
A1, Matteo Garofani vola a 720 punti e può, con gli scarti e il raddoppio fare ancora l'emplain dei 900, mentre Alexander Beever non lo può più agguantare, avendo all'attivo 360 punti e un tetto teorico di 660.
 
CLASSIFICHE SPECIALI OVER
A over 200, Matteo Menduni non e' già matematicamente vincitore, c'è l'ipotetico raddoppio che può tuttora giocare non solo a favore del suo più immediato inseguitore Valerio Romano Junior (per ora stanno 360 a 160 per Menduni) ma fino addirittura fino al nono della provvisoria classifica.
B Over 150, la cabala del raddoppio potrebbe teoricamente giovare fino addirittura al quattordicesimo, per cui Luca Plastino che conduce a quota 120 non ha da fare sonni sereni.
C Over 150, Sergio Pizzi conduce con 186 punti, ma anche per lui, a dispetto della sua proverbiale regolarita', è  in agguato la trappola del raddoppio, che teoricamente, potrebbe giocare a favore anche del provvisorio ultimo in classifica.
 
UP GRADE
C, Valter (con la V o con la W?) con -80,29 appare imprendibile, in quanto Andrea Ballabio, per fare meglio, dovrebbe andare sotto zero con il suo punteggio di lista base per il prossimo anno, mentre Vito Pacucci, terzo, ben difficilmente, anche se glielo si augura di cuore, potrà decrementare di oltre 80,29 punti il suo punteggio di lista base.
B, Stefano Capitani (-175,50 ) e Alessandro Mecco (-211,80 ), entrambi autori di una lusinghiera performance, non possono matematicamente raggiungere il minimo sindacale della metà più uno delle gare effettivamente disputate (5 su 10 fino ad oggi; 6 su 12 a finale disputata il 17/3), per cui lo scettro del primato andrà probabilmente a Jacopo Koch che per ora fa registrare -43,00 ed ha già al suo attivo 6 partecipazioni.
A, lo stesso discorso fatto per per i B vale per Daniele Lopadre (- 145,70 ) e Andrea Tomassini (-123,30 ); non potranno arrivare al minimo sindacale, quindi vincera', probabilmente Valerio Romano Junior ( -80,46 ), a meno che Matteo Menduni e Carlo Langella, partecipando alle ultime due gare, non si producano in uno scatto di reni sul filo di lana.
 
Chi vivrà, che nello sci significa chi non si scassa, vedrà; il raddoppio dell'ultima gara, gli scarti, l'incumulabilità di taluni premi, il coinvolgimento di tutti nella classifica a squadre sono alchimie studiate a bella posta per offrire diversificate motivazioni a ciascuno per aggrapparsi fino all'ultima gara, oltre che alle proprie capacità, anche alle vesti della dea bendata per tentare di sedurre l'alata Nike di Samotracia. In altre parole: non mancate alla finale, sennò qualcun altro vi scippa il premio che fino ad oggi sembrava destinato a voi.
Non bisogna assolutamente mancare alla finale, anche perché in quell'occasione celebreremo la vittoria di Aldo Ballabio nello slalom dei Campionati Italiani Master, senza dimenticare di tributare un doveroso applauso al vice campione italiano, Gianfredo Puca, la cui impresa, a dispetto di tutto quello che ha passato, è stata purtroppo oscurata dal Tam Tam su Aldo.