Ballabio mette in ginocchio tutti i B!!!

Ballabio Campo Felice
Il Professore promosso in B!!! Ma come, per chi si intende di sport, in particolare di calcio, l’accesso in B, per i forti, generalmente rientra nella sfera delle retrocessioni, non delle promozioni e poi che vuol dire quella foto di gruppo con una didascalia che concettualmente stride e smentisce qualsiasi idea di deminutio, c’è confusione, non c’è dubbio che molta confusione c’è in giro. Proviamo a mettere ordine, perché nel recupero di Coppa Italia di martedì a Campo Felice deve essere successo qualcosa di veramente eclatante che ha sovvertito tutti i paradigmi di riferimento.
Domenica 14 febbraio 2021, causa un tempaccio da ira di Dio, condito da temperature polari, nuvole basse, raffiche di vento a velocità sub sonica, snow showers improvvisi da accecare la vista, Campo Felice annulla, “stranamente”, si fa per dire, nessumo si oppone e ci mancava pure che il solito Pierino di turno si mettesse di traverso a protestare. Con reattività encomiabile lo SC Campo Felice, club organizzatore e recuperatore al tempo stesso di una doppietta di gare di CI, recupera il recupero al martedì immediatamente seguente, 16 febbraio.
Momenti di incertezza, è un recupero, vale o non vale  anche per il circuito MM? All’origine sì, ma ora diventa infrasettimanale; è infrasettimanale, ma se si recupera una CI, ti pare che non la si valida anche MM? Infine siamo nella settimana di carnevale e tutti i giorni sono quasi come festivi, evvvai.....andata, recupero valido anche per MM.
Come l’Appennino insegna, non bisogna mai stupirsi delle bizzarrie del suo tenpo atmosferico, di martedi 16/02/2021 splende il sole, c’è calma di vento, ma la temperatura è rigida a giudicare con i parametri di questi inverni inesistenti e tuttavia, rigida di quel tanto che gli “Innamorati” si sono intostati (ma si può dire di una pista?) da sembrare barrati; e quando il gioco si fa duro, i duri entrano in gioco.
 
GARA 5
MASTER D
Raffaella Ghirarduzzi, SIMAS SCI MANAS, dal blasonato passato di atleta e dal presente di maestra-allenatrice, non la fa buona a nessuna, chiude in 55.87, alle sue spalle, su pista a lei sconosciuta, la tostissima Francesca Vannucci del Posillipo, resta staccata di un onorevole 1.75, lasciandosi peraltro alle spalle, distaccata da lei di 1.99 la Elisabetta Mazzoli dello s.c. Spoleto.
MASTER C
Lotta a suon di centesimi fra i soliti noti duellanti Andrea Ballabio del SAI Napoli e Giuliano Geli del Senigallia, prevale il napoletano con 53.30, contro 53.66 del Senigalliese; alle loro spalle, leggeremente piu’ distanziato si piazza Alessandro Falez, neo acquisto dello s.c. 18, il quale,staccando un bel 55.23, limita i danni causati dal duo di testa, restando a vista, il differenziale dal primo Ballabio resta infatti entro il secondo e 93/100.
MASTER B
Divisi da 74/100  tre atleti occupano il podio, sul gradino più alto, con 52.30, balza Cristiano Orlandi, porta colori dei Maestri Laziali, team abbandonato senza complessi di colpa dal Falez, perché deviatosi verso il più shick s.c.18; sul secondo gradino sale meritatamente, l’ormai maturo per il primato, Jacopo Koch del CZERO6 che stacca un tempo di soli 37/100 superiore a quello dell’Orlandi, quest’anno non piu’ furioso; buon terzo Cristiano Romoli dello s.c. Ascoli autore di un lodevole 53.04.
MASTER A
In questa categoria il tris del podio imita ciò che ultimamente accade in coppa del Mondo, 5/100 soltanto dividono il primo dal terzo: 51.87; 51.91 e 51.92, rispettivamente per Carlo Nusca del CZERO6, Leonardo Belli delle Aquile e Dario Spanu dell’Aliski Racing, una gara conclusa al fotofinish non c’e’ che dire.
 
GARA 6
MASTER D
Podio fotocopia di gara 5, con la Ghirarduzzi, la Vannucci e la Mazzoli, rispettivamente 57.03; 57.95 e 1.00.07; CAM stretto nella morsa del CLS, niente da fare, si consola però Francesca, che, presa confidenza con la ignota pista, ha tagliato di ben 83/100 il distacco dalla prima.
MASTER C
In questa categoria si verifica l’incomprensibile, scompare il favoritissimo Ballabio, per la gioia di Giuliano Geli che va a condurre con un bel 53.93, davanti al sorprendente Massimo Ferraro dello s.c.Napoli, che blocca il cronometro ad un secondo e 22 centesimi da Giuliano Geli, niente affatto male sia per il secondo gradino del podio sia per il tempo; terzo, ormai ci si e’ abbonato, il neodiciottino Alessandro Falez, che si fa sorprendere dal Ferraro per 13/100.
MASTER B
Ed ecco che va in scena il giallo, Andrea Ballabio, che all’anagrafe si è fatto tagliare la bellezza di 15 anni, grazie a questa sofisticazione che gli ha fruttato un simile clamoroso ringiovanimento, balza in testa davanti a tutti, perché stacca uno stupefante 52.20, Cristiano Romoli dello s.c. Ascoli, che gia’ si stava gustando la rinvicita di gara 5, con il suo 52.32, è rimasto pietrificato, per l’inopinato apparire di un avversario non previsto; “ma si’ forse sarà il redivivo Marco Ballabio, quei Ballabio sono una marea, fammi controllare l’ordine di partenza” queste cogitazioni attraversavano la mente dell’incredulo Romoli, ma non quella del terzo, Jacopo Koch (52.48), il quale, invece, molto più concretamente, essendo peraltro professionalmente impegnato nella medicina, si è dato l’ovvia spiegazione che al TIGEM, si era finalmente scoperto ed invertito il gene dell’ invecchiamento; per non parlare di Giorgio Ferri, che, nonostante il suo splendido 52.82, si è visto scalzare dal podio dalla furia del ridatato Ballabio Andrea nato a Napoli il 27 gennaio 1972.
Visto che l’ impresa di Andrea ha messo in moto la fantasia, unifichiamo ai B la classifica degli A per scoprire che Andrea non si sarebbe fatto togliere solo 15 anni, ma 30, posto che il primo degli A, Daniel De Paolis (Mountain Project 360), autore di un  51.91, gli molla la nullità di 28/100; Leonardo Belli delle Aquile gliene molla 18 e niente popo' di meno, Carlo Nusca, se non si sta accorto, con il suo 52.08, è a rischio di farsi scalzare da Ballabio dal podio degli A.
L’ impresa di Andrea ha veramente sovvertito il normale ordine delle cose, cosi’ come lo scrivente ha sovvertito l’ordine del reportage e ne chiede umilmente venia, invitando il basito lettore a ricostruire le classifiche dai tempi enunciati, quelli si rispettosi della realtà.
Nell’ aria resta sospesa la domanda di che cosa ha generato in Ballabio una metamorfosi agonistica che lo ha spinto da un’ottima performance in gara 5 all’ esplosione di gara 6: forse ancora una volta l’eccessivo rispetto della pista ghiacciata nella prima delle due gare, che ha generato la reazione nella seconda? La voglia di provare ad andare a manetta in gara 6, succede quel che succede? O forse Andrea, in partenza,  pensava di essere salito in macchina e di volare alla volta di Pozzuoli dove era atteso ad un importante appuntamento di lavoro?
Proviamo ad azzardare una spiegazione. La pandemia gli ha giovato perché non deve piu andare in giro per conferenze e rotture di pelotas simili; si è allenato piu’ degli altri anni, ha messo a frutto le dritte di Di Santo sulle linee da tenere, grande motivazione che lo sospinge in tutte le sue attività e per finire, the last but not the least, Luca Ruggiero, un personal trainer di eccellenza che improvvidamente gli ha girato Cesare Veneziani; ora Andrea si prepara atleticamente via internet con criterio e con una costanza che prima non poteva avere a causa dei suoi continui spostamenti ed ecco fatto! Ora fa atletica da remoto, che figata e speriamo che cominci a fare anche le gare da remoto così la smette di strapazzare gli avversari, i quali però molto sportivamente hanno preteso di dedicargli la simpatica foto con la didascalia ad opera di Veneziani.