VOGLIO VIVERE COSI': COL SOLE IN FRONTE APPASSIONAMENTE!!!

 Sole in fronte

Queste gioiose note di una vecchia canzone riproposta da un ottimista, potrebbero essere contrastate con il sermone di un pessimista: “da noi ci mancano sempre diciannove soldi pe fa’ na lira”, come più avanti si dimostra. 
Comunque sia, PARTITI....per l’undicesima stagione agonistica Mastermind, decimo anno di esistenza del movimento, grazie al quale, al Centro-Sud, anche i diversamente giovani possono vestire i panni di atleti consumati e calarsi a palla giù per le piste di gara. L’ormai felicemente collaudato sistema, volto a coniugare, in ambito sci alpino, il meglio delle realtà del Centro-Sud d’Italia, con il superamento delle miopi barriere localistiche, ahinoi sempre in agguato, prevede una doppia coppia di gare da giocarsi, nei sabati e domeniche invernali, tra Roccaraso (sempre di sabato), Ovindoli o Campo Felice (sempre nella domenica seguente).
Il decennale avrebbe meritato ben più pomposa ed entusiastica celebrazione, ma “l’amico” Covid-19 ha imposto una serie di restrizioni che ci costringono a mantenere asociali distanze e bardature che rendono irriconoscibili tra loro anche gli amici più fraterni. Tuttavia la festa non è mancata, l’hanno  garantita, in entrambe le località prescelte,  l’entusiastica partecipazione di circa una centuria di iscritti e il Re del nostro micro-universo, munifico di dardeggianti raggi, fendenti la gelida aria mattutina del gennaio 2022, subentrata, per nostra fortuna, all’improbabile clima primaverile dei giorni precedenti.

ROCCARASO GARE 1 e 2 - PRIMA FASCIA
Neve strepitosa, tracciato che gira ma con ritmo, pista Pallottieri ”dall’alto”: “ma che vuoi di più”, si sarebbe potuto dire, se la mancanza delle reti di protezione nella parte finale, non avesse fatto abortire le ultime porte. Un taglio insignificante? Dissento, le ultime porte hanno il loro perché, infatti,  dopo il lungo piano da sciare nella semistaticità da agguato felino, tipico della “posizione“ aerodinamica in piano, impongono il rapido resettaggio mentale, tecnico e tattico per sciare dinamicamente le porte dislocate sul cambio di pendenza che ti spara al traguardo. Incolpevole lo S.C. Napoli, encomiabile club organizzatore, che nulla ha potuto fare, neppure con l’offerto sussidio economico di MasterMind, la carenza di personale disponibile ha reso vano ogni tentativo di rimediare. In qualche modo, a rimediare ci ha pensato Cesare Veneziani, derubricatosi forzosamente da atleta competitivo a brillante radiocronista, munifico di sagaci commenti e citazioni, peraltro coadiuvato da un altro autoderubricatosi da atleta ad intervistatore, per errata iscrizione alle gare.

MASTER A 
Bella lotta in vetta alla classifica in entrambe le gare, Gianluca Branciaroli dell’Aquila SCI e Stefano D’Ambrosio dello 0,40, nelle due gare, si scambiano mazzate e si scambiano pure di posto sul primo gradino del podio a suon di centesimi, in gara 1 prevale, con 45.45 Gianluca che rifila 0,0029 secondi (o se si preferisce 29/100) a Stefano e, in gara 2,  prevale Stefano con 47,21, con un margine 00.02 secondi su Gianluca. Sergio Amodio, punta di diamante dell’ISKI 360, va a podio tutte e due le volte, ma è costretto ad incassare dalla ditta Branciaroli & D’AMBROSIO 1. 21 secondi in gara 1 e, addirittura, 2.47 secondi in gara 2, gap quest’ultimo che lo ha lasciato visibilmente contrariato.

MASTER B
In entrambe le gare, come primi due degli umani, come essi stessi si sono definiti, risultano essere gli alfieri dello CZERO6, secondo e terzo nell’ordine, Giorgio Ferri ( 6.03 e 48.17) e Jacopo Koch (46.34 e 48.54), i quali nulla hanno potuto per contenere il disumano, primo incontrastato, Emanuele Reale (44.78 e 46.84), il quale manca per soli 5/100 l’assoluto in gara 1; peccato che non ci fosse il Corvatta sulla sua strada per farci vedere che effetto che fa.

MASTER C
Podio di gara 2 clone del podio di gara 1, con Andrea Ballabio del SAI NA, partito subito per dominare (46.29 e 48.22), seppur con gentile distacco in gara 1 di 00.32 secondi, o meglio di 32/100, su Giuliano Geli del Senigallia e di un più marcato 00.85 secondi in gara 2 sul solito Geli; Massimo Ferraro dello s.c. Napoli morde il freno, due volte terzo, viaggia più arretrato (49.54 e 51.47)

MASTER D
Noemi Azzurra Santa Drago, Dello s.c. ETNA  46.84 e 47.66) esplode in una eruzione stromboliana, che riduce in cenere le avversarie, nell’ordine,  Vittoria Fabbio dello s.c. Napoli (47.14 e 48.42) e Tea Annarita Costanzo, anch’ella S.c. Napoli (49.64 e 50.98)

ROCCARASO GARE 1 e 2 - SECONDA FASCIA
OVER 125 C
La combinata gara 1-2 se la aggiudica una vecchia conoscenza dello sci, rientrato dopo due anni e con ben 13 kg in meno, tanto da librarsi in pista come la protagonista del “Lago dei cigni”, si va a dire di  Giorgio Cipparrone del profumato s.c. Caffè Aiello, vola con un tempo totale di 107.77.
 
OVER 125 B
Oggi è così lancia al primo posto Alessandro Russo che con un tempo totale di 104.10  si tiene dietro avversari di antiche esperienze di gare, grazie soprattutto alla regolarita’ che lo proietta in entrambe le gare nei primi sette.

OVER 175 A
Giuseppe Galluccio dello s.c. CZERO6, avendo conquistato un incoraggiante quinto posto in gara 1 ed avendo addirittura mancato per poco il podio in gara 2, chiude con un tempo complessivo di 105.53 e si aggiudica così la prima combinata OVER di stagione in categoria A seconda fascia.


OVINDOLI GARE 3 e 4
Neve strepitosa, pista docile, perfetta per l’inizio stagione,  tracciato che gira ma con ritmo, brutale tornantino finale addolcito, grazie alla fine sensibilità di Daniele Di Santo, tracciatore creativo e intelligente: ”ma che vuoi di più”, si sarebbe potuto dire, se la ricorrente approssimazione degli addetti al servizio di cronometraggio non avesse imposto circa un’ora di ritardo nell’apertura delle ostilità. 
Incolpevole l’encomiabile club organizzatore, lo S.C. CZERO6 nulla ha potuto per rimediare all’odioso disservizio, che lasciava gli atleti all’addiaccio -per fortuna al sole- a gestire i difficili equilibri mentali, concentrazione-rilassamento del prorogato pre-gara.
Gare 3 e 4, le gare del giorno dopo, ovvero la rivincita, ovvero la riperdita , ovvero ancora mi avvicino/mi allontano da chi mi stava davanti.

MASTER A
Leonardo Belli dello s.c. Lupo Campo Felice, non concede appelli agli avversari, fa sue entrambe le gare (42.61 e 43.70); Matteo Garofani dello s.c. Terminillo gli si contrappone brillantemente in gara 3, contenendo il distacco in 48/100, ma cede in gara 4, paga al Belli 1 e zero quattro, smarrisce il secondo posto, che trasferisce a Nicola Del Principe (43,98) dello s. c. Campo Felice, emerso dal nulla di gara 3 e, per finire, scivola sul terzo gradino del podio.

MASTER B
Matteo Corvatta, dello s.c. Senigallia, finalmente torna ai suoi livelli, anch’egli non concede appelli agli avversari, sbaraglia il campo spiccando i due temponi migliori in assoluto, 41.70 in gara 3 e, udite udite, per 86/100 non infrange il muro dei 40 in gara 4; peccato che non ci sia stato Reale Emanuele per farci vedere che effetto che fa; in gara 3 un volitivo Jacopo Koch dello s.c. CZERO6, arriva alle spalle di Matteo ad un secondo e zero due, però lo si nota, insolitamente, sorridente e soddisfatto al traguardo, perché da un Corvatta in forma olimpica, un secondino ci può stare; non altrettanto soddisfatto il terzo in gara 3, Giorgione Ferri (CZERO6) che si becca 55/100 dal coequiper Koch, che non gli vanno affatto giù, per cui, si incazza in gara 4, spicca un ottimo 42.14, scalza dal podio il pago Jacopo, sopravanza un altrettanto incazzato al traguardo Cristiano Romoli dello s.c. Ascoli (43.03) e non si sa bene il perché, visto il suo balzo dal quarto posto in gara 3 sul podio di gara 4.

MASTER C
Ma che parlamm a fa’ cantava l’immortale Pino Daniele, due podi fotocopia, in vetta sempre the hammer, Andrea Ballabio SAI NA, due tamponi, si’, giusto, tamponi e non temponi, giacché imboccati agli avversari per zittirli, responsi cronometrici quasi in fotocopia, 42.83 e 42.88, si vede che Andrea ormai ha introitati tutti gli automatismi, stessa pista, stesso tracciato, stessi tempi. Alle spalle di Andrea, per due volte, Giuliano Geli dello s.c. Senigallia che nulla può per contenere in centesimi il suo distacco da Andrea, rimedia 1.27 in gara 3 e 1.11 in gara 4 e dire che l’area di miglioramento di Ballabio dovrebbero essere i falso piani e l’anfiteatro lo è! Per entrambe le volte la terza piazza la occupa l’alfiere solitario dello s.c. Napoli, Massimo Ferraro, autore di un’ottima gara 3, che lo vede alitare sul collo di Geli a soli 14/100 di distacco; pensa che forse ce la può fare a stracciare l’abbonamento al terzo gradino del podio, spinge oltre il limite in gara 4, sbaglia e scivola su un 46.26, che lo lascia assolutamente insoddisfatto.

MASTER D
La vetta del podio, in entrambe le gare, va ad appannaggio di un’atleta che meriterebbe ben altra penna, ben altro cantore, dalla Sicilia, dello s.c. ETNA, niente di meno Noemi Azzurra Santa Drago, una con questi metaforici appellativi non poteva che far piazza pulita alle sue spalle, due tempi praticamente identici e che tempi, 43/52 e 43/51, si vede che pure lei, alla Ballabio, ha introitato gli automatismi giusti: stessa pista, stesso tracciato, stessi tempi. Alle spalle dell’etnea, in gara 3, nulla ha potuto un’alice contro un drago, Alice Spada dello s.c. Campo Felice chiude in 45.07 e si lascia dietro, a 78/100, Maria Francesca Laganà, dal cognome calabro-siculo, ma militante a favore dello s.c. Ascoli. In gara 4,  la Noemi ecc.ecc. , immancabilmente si ripete, ma irrompe alle sue spalle la blasonata Virginia Garraffa dello s.c. Avvocati Romani, autrice di un bel 45,68, superiore si’ di due secondi e diciassette al tempo del Drago, ma per decoro, si omette di riferire con quanti secondi in più è stato registrato all’anagrafe il Drago rispetto alla Garraffa; di contro la parvula Alice Spada si inchina riverente alla Garraffa, concedendole 35/100 in gara 4, pur beneficiando anch’ella di milionate di secondi nella registrazione anagrafica.

“Mala tempora currunt a Roccaraso, venti tempestosi soffiano, the show can‘t go on; Campo Felice, al contrario, conferma due GS, valevoli non solo per il circuito MasterMind, ma nobilitati dal blasone Coppa Italia, ricordate quindi di riporre le super protezioni da slalom.”