MIDDLE TERM

MidTermArchiviato un gennaio baciato dalla fortuna senza se e senza ma, per qualità del tempo, quantità e qualità della neve, ora, tenuto conto che il circuito termina con la fine di febbraio, sembra necessario un punto della situazione a fine gennaio, che, per ovvii motivi, può considerarsi il giro di boa, o, per restare in clima di elezioni presidenziali e mutuando la definizione dalle scadenze americane, il "middle term".
In verità gennaio si è chiuso con la quadriglia di gare di Campo Felice, non valide per il circuito MasterMind e quindi, a stretto rigore, da non raccontare, posto che in questo spazio, si racconta solo MM; in verità un motivo ancora più importante per tacere è che io narratore, ancora una volta, mi dovrei comportare come Emilio Carlo Giuseppe Maria, il quale, senza aver mai messo il naso fuori casa, fu immaginoso descrittore di paesaggi esotici, sfondo delle saghe indo malesi in cui da ragazzi ci immergemmo con tutti i sei sensi del nostro immaginario.
SABATO 30/01/2022 GARE 1-2
Ed eccovi  serviti, perché sabato 29/01/22 sono successi fatti veramente strani, sembrano inventati, un racconto di avventure ambientato in una giornata di sole smagliante, temperatura ampiamente sotto zero, pista Sagittario, neve dura dura dura che più non si può, ghiacciata a detta di taluni, certamente con qualche lastrone di ghiaccio, vento fastidiosissimo, tracciato con qualche insidia nel pianetto alla fine dello shuss dopo il dente iniziale, fondo perfetto che convinceva gli organizzatori a non mettervi mano per Gara 2.
 
MASTER D
Vige la regola che mutando l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia, ove i fattori stanno per gara 1 e gara 2 e il prodotto sta per il podio. L’ascolana Laganà Maria Francesca fa sue entrambe le gare spiccando due tempi quasi identici (1.06.23 e 1.06.24) e di tutto rispetto in assoluto, la tallona l’avvocatessa romana Virginia Maria Garrafa, la quale, dopo l’ottimo 1.06.84 di Gara 1 quasi ad insidiare la vetta conquistata dalla Laganà, accusa un maggior ritardo in Gara 2 (1.07.61) esito probabilmente di un improvvido affaticamento; due volte terza Elisabetta Mazzolli dello Spoleto S.C., che recita all’opposto della Garrafa, restando un po’ staccata da quest’ultima in gara 1 e rimanendovi invece incollata in Gara 2 (1.08.82/1.07.75).

MASTER "M"
E che fine hanno fatto le categorie? Le hanno per caso accorpate come le D, combinando un mezzo casino come  con l’ordine di partenza? Niente di tutto ciò, fra i maschietti, qualcuno ha rovesciato il tavolo, ha strappato la carta di identità e si è messo in gioco a tutto campo: C con A, con B e con giovani senior; B con A e allora tanto vale farne un mischione pure nella narrazione. 
Gara 1: Vince Guglielmo Falez, giovane-senior dei Maestri Laziali, discendente di primo grado del più noto Alessandro, stoppa il cronometro su 1.00.16, alle sue spalle, si fa per dire, perché in realtà "gli sta n’cuollo" (tradotto: gli sta alitando sul collo) Paolo Oddi dello S.C. Terminillo Acc. (1.00.26), che, si suppone si stia mangiando ancora le unghie fino ai polpastrelli, perché gli sarebbe bastato un colpo di reni, o meglio di kulo, per far sua la gara; infine, udite, udite, la terza piazza non la occupa, come dovrebbe essere nell’ordine naturale delle cose, ne’ un giovane-senior, ne’un A, ne’ un B, bensì uno SCAB, che sta indifferentemente per Senior, ovvero C , ovvero A, ovveroB, vale a dire Andrea Ballabio del SAI Napoli, che sovvertendo i pronostici dettati dall’anagrafe, è autore di uno strabiliante 1.00.41, che gli sta pure stretto, perché pure a lui, gli so mancati il colpo di reni o la botta di KULO di una folata di vento per fare l’assoluto. 
La pazza  storia si ripete in Gara 2, dove Francesco Dimitri, oggi del CZERO6, decide di spararne una delle sue, come estemporaneamente gli capita e, da B, fa fuori tutti, schiaccia il cronometro e lo ferma su un irripetibile 1.00.50; Jacopo Koch, CZERO6, per non essere da meno, quanto ad estemporaneità, anche lui da B, fa fuori tutti, tranne il Dimitri, e, con il suo 1.00.73, gli si piazza n’cuollo (per la traduzione si veda sopra) con l’ormai ricorrente rosicata di unghie fino ai polpastrelli, imputabile all’irrisorio distacco; ma chi se l’è rosicate fino al palmo della mano è lo SCAB Andrea Ballabio, il quale, se avesse ripetuto il tempo di gara 1, se li sarebbe fatti a tutti e due i CZERO, purtroppo, invece del 00.41 di gara 1, scivola sull’unico lastrone di ghiaccio vivo e scivola altresì sull’1.01.29 che gli frutta ancora il terzo gradino di questo podio “ammischiato” di Giovani-Senior, A,B,C, che tuttavia non è la derivata dell’effetto pista, perché, a detta di tutti, la pista, dal primo all’ultimo, a stento si è rigata un po’.

Domenica 31/01/2022 GARE 1 e 2
Ovvero, del quasi ritorno alla realtà anagrafica, anche a causa delle assenze numerose e di qualità e delle nuove presenze non numerose, ma di qualità. Tempo sereno, temperatura meno tre, fondo duro di conseguenza, pista “Innamorati”.

MASTER D
Non c’è ne è per nessuna quando la Garrafa sta in palla, l’avvocatessa romana fa sue entrambe le gare, con due tempi da categoria C, 51.99 e 53.77, l’avversaria di giornata, Laura Pozzi dell’Aluski Racing, si deve inchinare, con i suoi 55.06 e 56.35, ancora più indietro la di lei (di Virginia Maria) compagna di squadra, Alessia di Paola, che rimedia 58.34 e 59.06.

MASTER C
Massimo Ferraro, dello S.C. Napoli, riavutosi dell’uno-due del giorno prima, che lo aveva mandato a tappeto, autore A. Ballabio, assente di giornata, si prende il primo gradino del podio e non lo molla più a nessuno, spiccando i due ragguardevoli tempi  di 52,34 e 52.70; nulla può, per contrastare il napoletano, Claudio Apollonio dell’Aliski Racing, il quale riesce a contenere,  in Gara 1, il distacco da Massimo entro il secondo, fermando il tempo su 53.04, ma rimediando un più corposo distacco, sempre dal mattatore di giornata in categoria C,  di un secondo e ventitré in gara 2; la terza piazza, in Gara 1, la occupa meritatamente, con 55.59,  Mauriziaccio Paris dell’Aliski Racing, Il quale, però,  in Gara 2, si fa rimontare dal brillantissimo sempre verde Antonino Bartolomeo (Aliski), autore di un lusinghiero 54.73.

MASTER B
Andrea Acquaroni fa la sua apparizione, per affermare che se il giorno prima ci fosse stato lui, tante anomalie anagrafiche non si sarebbero verificate; campione indiscusso, infrange il muro dei cinquanta in entrambe le gare, fa il bis con: 47.20 in Gara 1, che fotocopia con ritocco in Gara 2 (47.16). Alle spalle del porta colori del glorioso S.C. Eur, si rivede Francesco Dimitri (CZERO6), che, in questo weekend, ha deciso di fare veramente sul serio, infrange anche lui il muro dei 50 ruggenti in entrambe le gare (49.53 e 49.98), in cui si issa meritatissimamente sul secondo gradino del podio. In gara 1 irrompe il portacolori del 2020, Zinadine Longobardi, autore di un incoraggiante 53.27, che gli frutta finalmente un meritato podio,  ma che, pago,  abbandona in gara due, dove si fa scavalcare dall’arrembante Luca Plastino dell’Orselloleaquile (53.50).
 
MASTER A
Alessandro Rosa dello S.C. Carpani Skis (sarà pure sponsorizzato?) e Leonardo Masiani dell’Orselloaquila, cavallerescamente, si scambiano il primo posto tra gara 1 e gara 2 , 50.01 contro 50.33 e, viceversa, 50.29 contro 51.02, bella lotta fra i due, anche se mascherata dal gentile scambio sul primo gradino del podio. Eguali gentilezze si scambiano Francesco Antinicoli dell’Orselloaquila (5.67 in Gara 1) ed Edoardo Marinucci (53.81 in gara 2) dello Snow side Team, che, oltre a mettersi in evidenza per la fantasiosa  denominazione, si avvale della saggia creatività del suo direttore tecnico, quel Daniele Di Santo, cui il meglio del mondo Master fa ormai riferimento. Questa volta la cavalleria impone ai duellanti, non solo di cedere il terzo posto, ma, addirittura, di non tagliare proprio il traguardo in una delle due gare, perché, non si sa mai.....
 
 
CLASSIFICHE DI MIDDLE TERM

GENERALI INDIVIDUALI ASSOLUTE
D10 Micaela Falco, dello storico S.C. Napoli, avendo fatto il pieno in Gare 1 e 2, domina incontrastata con 200 punti
D5 La reginetta provvisoria, ma con fondate ambizioni di risultare definitiva, a quota 580, avendo fatto un quasi pieno è Virginia Maria Garrafa dello S.C. Avvocati Romani. Alle sue spalle, solitaria insegue, con 480 punti, Livia Clementi che  esibisce un bottino invidiabile, per risultati: un 100, 4 volte 80, e un 60. Terza, staccata, Lucia Pucci con due soli risultati all’attivo.
D4 Valentina Rizzo, regolare, con due primi posti e due secondi, conduceva con 360 punti davanti alla spoletina Mariafrancesca Laganà, la quale però, con due centri, in Gare 5 e 6, va a condurre con la bellezza di 400; troppi buchi colleziona la terza in classifica, Mara Good Beraha (lontana parente di Lara Gut Berahani) con due 80 e due zeri.
D3 Livia Mariani si è portata a casa 200 punti con due primi e se ne sta in vetta alla classifica.
D2 Elena Matronola del CZERO6, dopo due zeri iniziali, si è messa a martellare a botte di cento punti a gara ed è prima con quattro centri, a dispetto dei due zeri iniziali. La segue a rispettosa distanza Lara Pozzi, con 160 punti reclutati in sole due gare.
D1 Federica Marzoli non si lascia sfuggire il ghiotto boccone del primato a 300 punti con tre soli risultati. Giada Paolucci si cucca due secondi posti in Gare 5 e 6 ed occupa pure in classifica generale la seconda piazza.
C11 Il saino Gianfri Puca, viaggia a gonfie vele con sei punteggi pieni, Sergio Pizzi lo vede da lontano veleggiando a 400 punti e Giuseppe Monda, a sua volta, vede da lontano il Pizzi stando a 320 punti.
C9 In questo gruppo è Antonino Bartolomeo dell’Aliski a fare il mattatore, essendosi portato in cascina tutti i 600 punti disponibili; dietro Antonino, si assiste ad una bella lotta tra il riapparso alle gare Fabio Baldinelli, secondo fino a Gara 4, ma ora sopravanzato per soli 5 punti dalla new entry Antonio Ciocca, che nella continuità gioca tutte le sue carte (punti 210); che non dormano quei due perché il Cipolloni Giovanni dell’Alisski, dietro al Baldinelli di soli 5 punti è pronto all’agguato.
C8 Un trittico di napoletani al comando: Massimo Ferraro, dello storico S.C. Napoli, conduce con il quasi  pieno di 580 punti, su sei gare utili; segue Lucio Lamberti del SAI NAPOLI, autore del sorpasso in Gare 5 e 6 ai danni di Valerio Romano, del 18, con 4 secondi posti e due buchi per assenze nelle ultime due gare.
C7 Affollatissima la classifica di questo gruppo in cui primeggia, con 5 centri e un quasi centro, Andrea Ballabio del SAI NA (punti 580), tallonato dal quasi sempre secondo di annata, Giuliano Geli del Senigallia, autore di un centro e di 5 quasi centri (punti 500); in questo gruppo riappare il riapparso alle gare, il cosentino Giorgio Cipparrone dello S.C. Caffé Aiello, irriconoscibile dopo il suo pellegrinaggio ad Auschwitz, dove ha smarrito 13 kg.
B6 Combattutissima la tenzone fra i due portacolori del CZERO6, a nome Giorgio Ferri, che conduce con 540 punti davanti al coequiper Jacopo Koch, che di punti ne ha fatti 460 per minore regolarità; balza sul podio provvisorio, ma visto il suo andazzo, si prevede che se lo difenderà a denti stretti, il portacolori del 2020, Alessandro Longobardi, collezionatore di 305 punti.
B5 Simone Mazzei, grazie alla maggiore costanza, con 220 punti, precedeva tutti, ma quando il gioco si fa duro, i duri entrano in gioco ed ecco balzare al comando il Matteo Corvatta del Senigallia (400punti), che, da quando è sceso in campo, sta facendo vedere le streghe a tutti, infatti è in vantaggio di 40 punti sul CZERO6 Gianluca Di Cicco, il quale sembra aver smarrito la giusta tempistica per andare come sa. Buon terzo, al momento, il saino Francesco D’Acunto, che sta venendo fuori con grande regolarità (282 punti).
B4 Cavallo pazzo Francesco Dimitri, con uno zero e 440 punti all’attivo, conduce, con ben 95 punti di vantaggio, davanti al posillipino Riccardone Sanges che i suoi 345 punti se li è saputi raccattare in tutte le gare. Terzo, a niente male 320 punti, con quattro  risultati utili, Cristiano Romoli.
A3 Matteo Bruni e Nello Paoloni si puntavano specularmente: cento cento zero zero=200; zero zero cento cento=200, e ci si chiedeva “chissà come va a finire”. Ora, dopo gara 6, la di situazione si va delineando: scompare dal podio provvisorio il Bruni, al secondo posto si siede Francesco Antonicoli (punti 340), al terzo sale Alfredo Colangelo (punti 220); primo resta il Paoloni con 360 punti.
A2 Al comando balza Leonardo Belli che spara e fa 4 centri nelle ultime 4 gare e va a 400 punti, mentre la regolarità sta premiando Giuseppe Galluccio, che racimola punti in tutte le gare e insegue con 380 punti; Sergio Amodio dell’ISKI ha sparato due bordate da 100 punti ciascuna, ma poi ha fatto quattro zeri e resta quindi indietro.
A1 Quant’era bella questa classifica, fino a gara 4: Gianluca Branciaroli, Stefano D’Ambrosio dello 0,40 e Mario Monticelli sembrava che si fossero messi d’accordo, oppure che stessero in souplasse a guardarsi, 180 punti era il bottino di ciascuno, nell’ordine,  questa era la sequenza di ciascuno: 100+ 80+ 0+0= 180; 80+100+0+0=180; 0+0+80+100=180; poi con gare 5 e 6 balza in testa il Monticelli che va a 320 punti, a sorpresa, secondo spunta Giuliano Franceschi (200 punti) e in souplesse, a scrutarsi a 180 punti restano il D’Ambrosio e il Branciaroli per diserzione nelle ultime due gare.

SECONDA FASCIA
A OVER 175  Giuseppe Galluccio 95 punti all’attivo, per soli 10 punti sta davanti a Matteo Bruni, questi non dorme tranquillo, infatti il terzo, Mario Oliviero, segue a 64 punti.
B OVER 125 I due Alessandri, Russo e Longobardi viaggiano appaiati con 62 punti, tra i due finirà a mazzate? Il terzo, il Lombardi Sergio, con 50 punti si tiene fuori dalla probabile rissa.
C OVER 125 Giorgio, ex Giorgione, Cipparrone (Caffè Aiello) precede, con 64 punti, Il saino Lucio Lamberti, che vanta 50 punti, mentre il terzo, Oggi è Così, Getamo Ferraro, con 48 punti, sta per azzannare il Lamberti se non si da’ una svegliata.
 

CLASSIFICHE A SQUADRE
 
TROFEO ITALO KUHNE
Lo squadrone, in termini numerico-qualitativo del CZERO6, con 1763 punti sta davanti a tutti, in particolare al SAI NAPOLI (punti 1511), vincitore del prezioso Trofeo nel più gran numero di volte nelle passate stagioni, che cerca di tenere botto, ma che ormai avrebbe bisogno di un ricambio generazionale, soffrendo per l’anagrafe impietosa di alcuni e per l’assenza troppo prolungata di Francesco Acquaviva. A sorpresa, al terzo posto, la formazione, nata solo un paio di anni fa, Iski360, collazionatrice di ben 1270 punti, dovrà combattere, perché il glorioso S.C. Napoli insegue a meno quattro punti.
 
TROFEO MASTERMIND COMITATI
Il CLS, sotto la spinta propulsiva del CZERO6 e di tutte le altre formazioni cresciute incredibilmente in questi anni, sta in vetta con 4387 punti, ma il CAM, non si dà per vinto e pur facendo affidamento su formazioni meno agguerrite e numerose, cerca di non perdere il contatto con il comitato capitolino ed insegue, ma il gap si va inesorabilmente allargando, ora è di 263 punti; in teorica lizza anche per il primato, il CUM che di punti ne vanta ben 3888.