Scia Napoli: neve, pasta e Margherita!!!

vesuvio posillipo
Due club cittadini,  le cui denominazioni evocano siti archeologici e paesaggistici  tra più rinomati al mondo, lo S.C. Vesuvio e lo S.C. Posillipo, in questo weekend del 18 e 19 febbraio 2022, hanno calato sul tavolo una doppia coppia di gare all’altezza dei siti che rappresentano. La dea bendata è stata particolarmente munifica, elargendo in entrambe le giornate un tiepido sole precursore di primavera, ma, per fortuna, senza che la neve, almeno nelle prime delle due gare di giornata, ne risentisse troppo; naturalmente, nelle seconde gare di giornata,  il quadro mutava e tuttavia il fondo pista, quasi totalmente di neve programmata, non implodeva,  sicché, senza timore di smentite, si può affermare che, nonostante la calura anticipativa della prossima stagione, le quattro gare hanno avuto svolgimento regolare. Pista Pallottieri, la stessa, nella due giorni. Tracciati regolari, senza inganni, uno più angolato, l’altro meno, quelli del giorno giorno 18; entrambi filanti allo stesso modo quelli del giorno 19, perché, in luogo della ritracciatura per la seconda gara, si optava per il pantografamento del primo tracciato. 
Il giorno 19, lo S.C. Vesuvio ha voluto rendere gradevole ciò che di norma non lo è, vale a dire l’attesa, offrendo a tutti i concorrenti in attesa della premiazione, un confortevole the caldo, deliziosamente insaporito e tagli di pizza “Margherita” a gogo’, di cui hanno potuto profittare anche i non concorrenti, dato che il Presidente Stefano Romano non ha voluto lesinare. Il giorno 18, invece, lo s.c. Posillipo, aveva preferito rimpinguare la premiazione con una scelta di rinomata “De Cecco “ e così anche l’alta tradizione culinaria dei luoghi evocati dai nomi dei club organizzatori ha trovato degna celebrazione.

GIORNO 18/02
Gare 13 e 14  S.C. Posillipo

MASTER D
Podi uniformi, con la rientrante post operazione crociato, Francesca Vannucci dello S.C. Posillipo a dettare legge, autrice di 57.63 e 55.33; staccatina in gara 13 la coequiper Paola Capuano con 59 tondi, ma orgogliosamente attaccatina in gara 14 con 55.76. Terza la saina Mara Beraha, la quale dimostra di preferire l’arena canguro, perché non va oltre 1.01.93 e 57.98 rispettivamente.

MASTER C
Andrea Ballabio non si smentisce in gara 13 che fa sua di misura su Giuliano Geli, S.C. Senigallia; 52.41 a 52.85, mentre Massimo Ferraro, ancora una volta deve “accomodarsi “ al terzo livello, accreditandosi di un 54.34. In gara 14, Giuliano Geli finalmente rompe la monotonia di questa categoria C e, non solo spodesta Andrea dal primo posto, quasi da lui usucapito quest’anno, ma gli fa lo sberleffo di mollargli solo un centesimino (49.46 a 49.47); Massimo Ferraro resta terzo, ma su questa Pallottieri si avvicina sensibilmente ai primi attori, restando attardato di un secondo e 70/100 dal Geli e quindi di uno e 69/100 dal Ballabio.

MASTER B
I primi due livelli del podio se li accaparrano, nell’ordine, Gianluca Di Cicco (51.17 e 48.91) e “piedone” Giorgio Ferri (51.80 e 49.54), quindi  distanziati, in gara 13 di 58/100 e di 63/100 in gara 14, gap (s) che nei primi anni di MasterMind, si sarebbero definiti un’inezia, oggi, con il livellamento verso l’alto, sono un distacco. Alle spelle del binomio Di Cicco-Ferri, in gara 13 c’è Jacopo Koch che resta dietro a “piedone” per, ora sì, l’inezia di 19/100, Jacopo, però, scompare in gara 14, per favorire l’irruzione sul podio di cavallo pazzo Feancesco Dimitri, che ferma il cronometro su 50.23. Da notare, che, come la giri e come la volti, in categoria B, il podio, al completo, lo pretende il CZERO6.

GIORNO 19/02
Gare 15 e 16 S.C. Vesuvio
 
MASTER D
La porta colori dello S.C. CZERO6, Elena Matronola, dopo aver disertato le prime due gare del 18/02, non poteva concedere altro alle avversarie e, delle due gare di giornata 19, fa un solo boccone con i suoi perentori 52.44 e 54.29.
Nulla ha potuto fare contro la forte Elena la rappresentante del club posillipino, Francesca Vannucci, rientrante dopo l’infortunio occorsole esattamente un anno orsono e capace tuttavia di limitare i danni con i suoi onorevolissimi 54.64 e 55.78. Terza l’altra posillipina, Paola Capuano, anch’ella mezzo acciaccata per uno stiramento o lacerazione, bene non si sa, ai legamenti del ginocchio, la quale si è dovuta accontentare di un 55.62 e di un 59.45, quest’ultimo suona come una vera debacle per una come lei.
 
MASTER C
I due podi di giornata sono intercambiabili, Andrea Ballabio, del SAI NA,  ripresosi dalla gelata di Geli pari ad un centesimo ai suoi danni il giorno prima, si  ri“mett a copp” e fa sue entrambe le gare fermando i cronometri su un bel 48.91 e su 50.03, contro i 49.60 e 50.98 del senigalliese Geli; Massimo Ferraro, S.C. .Napoli, terzo fa registrare 51.60 e 52.55, a conferma che sulla Pallottieri il suo gap dai primi si riduce. 

MASTER B
È riapparso finalmente anche a Roccaraso Matteo Corvatta dello S.C. Senigallia, più forte che mai quest’anno, dopo l’immersione estemporanea nell’Auto Drive. Spicca il tempastro di 47.55, fuori portata per tutti in gara 15, per poi quetarsi con un più mite 49.42 in gara 16. Il secondo, l’alfiere del CZERO6, Gianluca Di Cicco, si stacca da Matteo di 60/100 in gara 15, ma in gara 16, come fa spesso, osa, pigia sull’accelerazione e a momenti se lo magna, mancando per 9/100 la vetta della classifica. Il terzo, Giorgio Ferri (CZERO6), fa registrare un prudenziale 49.17 in gara 15, causa un erroraccio finale, ma si fa pericolosissimamente sotto a quei due in gara 16 stampando un bel 49.53, a 2/100 da Gianluca e 11/100 da Matteo.

MASTER A 
Sergio Amodio dell’ISKI 360 non  perde l’occasione per una bella doppietta con 49.77 e 51.49, a conferma dei suoi innegabili progressi di questi ultimi due anni. Secondo in gara 15 risulta Carlo Langella dello s.c. Napoli, che ultimamente è stato visto sciare veramente bene, il quale  però scompare in gara 16, lasciando il posto al secondo livello del podio ad un ottimo Mario De Risi, che era risultato terzo in gara 15; 51.13 e 51.66 i tempi di Mario. Una bella sorpresa in gara 16 è venuta dal rientrante Giuliano Cuomo dello 0,40, capace di un 53.66, foriero di ben altre imprese, nonappena entrerà in palla.