LA DUE GIORNI DELL'ACQUARIO

Acquario
 
27 e 28 gennaio 2023, partiti; in un inverno renitente ad entrare, con i monti tristemente ingialliti, senza neppure chiazze sparse di neve, con appena una settimana di ritardo rispetto al programma, il 27/1 si è recuperata la gara del 21/1 e il 28/1 ci si è riagganciati al programma originario.
L’entrante segno dell’acquario ci ha riconciliato con lo sport bianco. Mentre diversi promotori celebravano il compleanno, Roberta Cataldi e Stefano Romano, rispettivi presidenti dei club organizzatori, S.C. Napoli ed S.C.Vesuvio erano alacremente all’opera per allestire, nell’insieme, una quadriga di gare che rimetteva in careggiata il Circuito MasterMind 2023.
Purtroppo l’inverno ritardatario aveva impedito ai più di prepararsi non solo a gareggiare, ma addirittura a mettere ai piedi gli sci. La conseguenza si è vista negli ordini di partenza, falcidiati numericamente in poco più di quattro decine di concorrenti per gara. E tuttavia entusiasmo e voglia di misurarsi erano ad alta tensione.
Nella due giorni, l’inverno si è mostrato in tutto il suo fascino di umido gelo, faggete dai rami inzuccherati, snow showers a seguire la copiosa nevicata riparatrice di inizio settimana e, affinché nulla mancasse della spettrale visione del brumaio incombente, nubole basse, definite erroneamente nebbia, ad oscurare i monti.
In compenso, manto nevoso consistente perché ben lavorato e saggiamente preservato sul palcoscenico agonistico, la sempre disponibile “Pallottieri di sinistra”.
Per questa atmosfera maligna ha pagato pegno soprattutto gara quattro, sospesa per tre quarti d’ora sull’orlo dell’annullamento, solo chi era dotato di vista felina riusciva ad intravedere nella lattiginosa opacità le fatidiche tre porte.
Iniziale rinvio della partenza di soli 15 minuti, troppo pochi, infatti da coloro che erano dotati di tecnologie avanzate si faceva presente che il picco di umidità risultava ormai superato e che la nebbia inevitabilmente, da lì’ a breve, si sarebbe diradata, quindi sarebbe stato opportuno un rinvio più lungo. A questo punto, l’Avvocato-atleta Massimo Ferraro riusciva a convincere i giudici di una ulteriore provvidenziale dilazione, oltre tutto pacificatrice degli oltranzisti “per il si parta senza se e senza ma”.
E sia, previsioni rispettate, miglioramento stabilizzato, anche gara 4 quasi perfettamente regolare, il quasi è d’obbligo, perché i primi a partire non hanno beneficiato in toto dell’ incalzante schiarita.
Un applauso caloroso va al grande Cesare, il Veneziani, che dall’interno della cabina cronometristi, è stato autore di quattro radiocronache da consumato professionista, perché in grado di mixare il commento tecnico con gustose chicche sui protagonisti di cui conosce vite e miracoli. 
Applauso altrettanto caloroso all’eroico Andrea, nipote del Veneziani, che per tutte e quattro le gare, è rimasto inchiodato alla sua postazione all’addiaccio, per documentare visivamente le performance degli atleti in gara, nonostante il freddo e l’umidità gli fossero penetrati fin dentro le ossa.
Purtroppo non si può fare a meno di registrare qualche deficienza che ha ricordato a tutti di essere in TERRONIA, vituperata regione geografica dove perspicacia ed inventiva vanno a braccetto dell’ancestrale approssimativismo.
In gare 1 la prima porta era tutta spostata a sinistra rispetto alla partenza, per cui bisognava partite a sghimbescio, e, guai a spingerti troppo sui bastoncini, perché c’era in agguato il rischio che sprofondassero fino al terreno, per inadeguata predisposizione della piazzola di partenza; una porta “lunga” presentava la doppia coppia di pali in entrata e non già in uscita; non si sa per quale motivo mancava la tenda di partenza, offerta, per intercessione di MasterMind, dalla dott. ssa Iris Diana titolare della “Farmacia Internazionale” di Aversa, ammanco che si ripeteva anche in gare 3 e 4, nella quali, addirittura, risultavano latitanti i giudici di porta. Solo la sportiva onestà di Valerio Romano, autodenunciatosi reo di salto di portE, permetteva che venisse riconosciuto a Massimo Ferraro il sacro-santo diritto di balzare meritatamente sul terzo gradino del podio. Indubbiamente vanno ridefinite competenze e responsabilità di tutti.
Bando ai preamboli, la parola alle classifiche.


GARE 1 e 2

COMBINATE CATEGORIE C, B, A OVER 125,125 e 175 punti F.I.S.I.
In categoria C, Paolo Consoni del CZERO6, grazie a due buone gare equilibrate, vince a mani basse su GAETANO Ferraro dell’Oggi è Così, il quale lotta alla pari con Paolo cedendogli rimediabili 89/100 in gara 1, ma fa un disastro inspiegabile in gara 2 e viene distanziato di 2 secondi e 78/100. 
Fra i B si assiste a un furioso testa a testa fra PierPaolo Sigismondi del CZERO6 e Gabriele Imparato del Posillipo; Gabriele, pur sconfitto, non si limita a contenere l’avversario in gara 1, ma prevale, per poi cedere in gara 2: 57.16 a 57.26 per Gabriele in gara 1; 58.30 a 59.48 per PierPaolo in gara 2.
Fra gli A Giuseppe Galluccio (CZERO6) prevale su Valerio Giansiracusa Rubini, ma deve sudare sette camicie in gara 1 per portarsi in cascina 39/100 di vantaggio, mentre in gara 2, Valerio crolla inspiegabilmente e lascia a Giuseppe 1 secondo e 13/100

GARE SINGOLE
CATEGORIA D
Ma che parlamm a fa semp di stessi cose, Pino Daniele cantava: la posillipina Paola Capuano, pur in ritardo di preparazione a detta sua, fa sue entrambe le gare su Livia Clementi del 2020, con tempi che però non la soddisfano e che quindi si omette di riportare.
 
CATEGORIA C
Si attendeva al varco la disfida tra i due big presenti, Andrea Ballabio del SAI Napoli e Clemente Reale del cortinese S.C. 18, in entrambe le gare prevale il porta bandiera del SAI Napoli, tuttavia l’attesa per il duello fra i due era dovuta perché in gara 1 se la sono giocata a botta di centesimi, 19 per la precisione, mettendosi in mezzo addirittura il primo dei B; in gara 2 Andrea allunga il passo e la differenza passa a 92/100. In definitiva 52.80 a 52.99 e 53.62 a 54.54 per Andrea. Terzo in tutte e due le gare l’altro diciottino, Valerio Romano, apparso in netta ripresa dopo i travagliosi ultimi anni costellati da noiosi infortuni, Valerio tiene botto e stampa i dignitosissimi tempi di 53.98 e 55.87.
 
CATEGORIA B
Esce in gara 1 il favorito Emanuele Reale ed offre su un piatto d’argento la vittoria a Jacopo Koch del CZERO6 che ferma i cronometri su un buon 52.91; Riccardone Sanges, apparso in una nuova e più redditizia postura, stampa il secondo ragguardevole tempo superiore di soli 26/100 a quello di Jacopo. Terzo, pur se a corto di preparazione, è Sergio Mazza del SAI Napoli, con 54.87. La gara 2 è facile preda di Emanuele Reale, che stavolta non si fa sorprendere dalle insidie del tracciato e ferma i cronometri sul miglior tempo assoluto di 51.84. Sanges stringe i denti ma nulla può contro Reale, rimedia un distacco di 2 secondi e zero uno, cui molti avrebbero messo la firma, data la caratura del Reale. Sergio Mazza, risalendo la china della mancanza di preparazione, si conferma terzo con 56.15, 
 
CATEGORIA A ACCORPATA A G/S
Due podi in fotocopia, entrambe le gare le vince il Senior Santi Carmelo Di Fazio del Magma Ski Team, ovviamente siculo, che si impone rispettivamente con 53.57 e 54.79; alle spalle dell’etneo, in gara 1, si scatena la bagarre tra Giuseppe Galluccio del CZERO06 e Valerio Giansiracusa Rubini, prevale il primo 56.51 a 56.91; in gara 2 le loro posizioni non cambiano per il secondo e terzo scranno, ma Valerio, a fronte dei 49/100 di gara 1, in gara2 cede a Giuseppe ben 1 secondo e 13/100 e finisce così 58,02 a 59.15


GARE 3 e 4

COMBINATE CATEGORIE C, B,A OVER 125, 125 e 175 punti F.I.S. I.
In categoria C la spunta nuovamente Paolo Consoni, del CZERO6, con due tempi di tutto rispetto, specie il secondo, di poco più alto del primo, nonostante la nebbia.
In categoria B, dopo lotta gomito a gomito a botta di decimi con Gian Luca Fava, la palma d’oro va a Gabriele Imparato dello S.C. Posillipo, in decisiva crescita, ma ahilui ancora lontano dal suo compare RS, che non sta per RiesenSlalom.
In categoria A prevale Valerio Giansiracusa Rubini del 2020, che, in gara 4, rimonta autorevolmente su Giuseppe Galluccio, essendo capace di stampare quasi lo stesso tempo di gara 3.
Ad essi non mancò la gloria, ma solo il meritato guiderdone, che verrà prontamente consegnato in occasione del prossimo appuntamento.

GARE SINGOLE
TRA LE D scarsa fantasia, i podi sono identici, in vetta Francesca Vannucci, scendendo uno scalino del podio si trova Paoletta Capuano, entrambe dello S.C. Posillipo, non troppo distanti l’una dall’altra e, più in basso di un altro gradino, ma un po’ distante in termini di tempi, Livia Clementi del VENTIVENTI. 

In CATEGORIA C, mutando gare 3e4 i primi due posti non cambiano, Andrea Ballabio (SAI Bapoli ) su Clemente Reale (S.c.18) ; è il terzo che cambia, in gara 3 c’è Valerio Romano (S.c.18), mentre in gara 4 c’è Massimo Ferraro (S.c. Napoli).
In gara 3 Ballabio, che a poche porte dall’arrivo si prende sotto braccio un palo, la spunta su Reale per l’inezia di 20/100, 49.15 a 49.35. Gara 4 finisce 50.97 a 51.92 sempre per Ballabio. 
In gara 3 onorevolissimo 50.61 di Valerio Romano (S.c. 18), non lontano dai suoi più giovani avversari e in gara 4, autoscretchatosi Valerio Romano, non ci pensa due volte a montare sul podio Massimo Ferraro dello S.c.Napoli con 54.79.

CATEGORIA B, quando Emanuele c’è, c’è, ma non ce ne è per nessuno, il porta colori del 18 stampa 46.62 e 47.98, il combattivo Gianluca Di Cicco del CZERO6, quinto a Carezza agli europei interbancari, gli si mette dietro a 1.15 in gara 3, ma in gara 4 deve cedere qualcosina in più fermandosi a 1.68 da Emanuele.
Jacopo Koch del CZERO6 è terzo tutte e due le volte con i suoi 48.25 e 50.87, ma, agli arrivi, è apparso in malcelata insoddisfazione per i suoi tempi.

CATEGORIA A ACCORPATA A G/S
Nonostante l’accorpamento, il jolly dell’Italian Ski, fa sue entrambe le gare con i ragguardevoli tempi di 49.03 e 49.83, lo segue in gara 3, con 52.27, Giuseppe Galluccio del CZERO6 , a sua volta inseguito da Valerio Giansiracusa Rubini del 2020, con 52.59. In gara 4 scompare dal podio Giuseppe Galluccio, va al secondo posto il magmatico Santi Carmelo Di Fazio con 51.78 e resta incollato al terzo scranno Valerio Giansiracusa Rubini che per soli 4/100 non replica il tempo di gara 3.

Il prossimo fine settimana MasterMind concede un armistizio, ostilità sportive sospese, si da’ tempo a chi è in ritardo di preparazione di farsi sotto. Le ostilità riprenderanno a Campo Felice con l’eccezionale sestina messa in campo da CZERO6 e dallo S.c. Campo Felice ( SG, SL + 4 GS solo al Sud concessa) valevole per l’accesso alle finali di Coppa Italia, che si terranno in marzo a Roccaraso. Colpacci organizzativi impensabili solo pochi anni fa, ma realizzabili oggi garanzie alla crescita vigorosa del movimento Master al Centro-Sud.

Usciti dall’influenza dell’Acquario, si entra alla grande nel segno dei Pesci.