Per 20 euro in piu'

Per qualche dollaro in piu - Aremogna
 
È vero, a Roccaraso ti fanno pagare pure l’aria che respiri, MA PERÒ (rafforzativo, qundo ce, ce vo), anche per quei benedetti venti euro, a Roccaraso si gareggia e in tutto il resto dell’Appenino no.
Giornata migliore del 13 gennaio non poteva meritare MasterMind per l’overture della stagione 2024.
Sole smagliante e meno nove sull’altpiano dell’Aremogna, assente il vento.
Il manto nevoso sulla pista di gara era perfetto, una pioggettina e una nevicatina bagnata dopo la salvifica nevicata del dopo epifania, cui ha fatto seguito un opportuno raffreddamento ed infine la caduta a meno nove della temperatura hanno quasi prodotto l’effetto barrato. Anzi meglio, perché il fondo era duro, molto duro ma non ghiacciato, tanto che la pista ha retto così bene che non c’è stato bisogno di ritracciare.
Se il fondo è risultato ottimo, altrettanto si deve dire del tracciato, fluido, senza strozzature, armonico, da dieci e lode, lo testimonia la circostanza che, udite udite, non si è 
levata alcuna voce di dissenso.
In definitiva una coppia di gare che hanno cancellato le fosche ansiogene previsioni che avevano
tenuto tutti sospesi, l’impeccabile S.C. Napoli, organizzatore di entrambe le gare di giornata e gli atleti sul piede della partenza, trattenuto, però, dal piede che non voleva muoversi.
Lode all’ente gestore del comprensorio che non ha lesinato cannonate di neve programmata tutte le rare volte che quest’inizio di tiepido inverno glielo ha permesso, senza lo zoccolo duro della neve “ sparata”, che ha retto a più di un’ondazione, non si sarebbe potuto gareggiare.
In tema di lodi, una particolare la merita lo S.C. CZERO6, disceso in campo in massa e non solo per fare terra bruciata, ma anche per un solidaristico contributo alla compatibilità dei costi di organizzazione con le ragioni economiche dei club organizzatori. 
Al cancelletto si è rivisto, con grande gioia di tutti, Giorgione Ferri, per ora solo in veste di apripista, ma si sa, l’appetito vien mangiando. 

Si levino ora gli scudi perché vi montino su i vincitori, in compagnia dei compagni di podio.
 
Premiazione 13 gennaio

CATEGORIA C
IN GARA 1, Paoletta Capuano, dell’ISKI -ne ha cambiato un altro-, avendo messo a frutto le dritte impartitele da Beringhieri regola, sia pur di misura, 45/100, l’avversaria di sempre, Francesca Vannucci dello S.c. Posillipo: 47.68 a 58.13; terza Livia Clementi del CZERO6, un bel po’ staccata che chiude in 1.03,51.
IN GARA 2 la musica cambia, ma di poco, la Vannucci si fa sotto e stacca lo stesso tempo della Capuano, una bella lotta, 56.22 il tempo di entrambe; la Clementi resta sopra il minuto non scendendo sotto 1.03.65.

CATEGORA B
IN GARE 1e2 le carte si sparigliano, Andrea Ballabio, indiscusso mattatore saino della stagione scorsa, subisce un calcistico britannico 0-2, fulminato dal noto antagonista delle passate stagioni, Giuliano Geli dello S.c. Senigallia. Il Professore rimedia 1.27 in gara 1 ( Geli 49.97vs Ballabio 51.24), mentre in gara 2, tenta il tutto per tutto, si scatena, reinterpretando in maniera più diretta il tracciato e tuttavia rimedia 55/100, complice probabilmente un’inforcata di braccio in una porta (Geli 50,52 vs Ballabio 51.07).
Come era nei pronostici il terzo gradino del podio, nelle due gare, se lo contendono Massimo Ferraro dello S.c.Napoli e Valerio Romano dello S.c. 18. IN GARA 1, con 54.06, prevale Massimo, che stacca Valerio di 15/100 (54.06 Massimo-54.21 Valerio); In GARA 2 Valerio nun ce vo sta’e, sia pur di stretta misura, per 5/100, pareggia il conto col rivale, 54.89 Valerio e 54.94 Massimo; tra i due finisce 1-1, non trattandosi di due manches di una stessa gara, ma di due diverse gare.

CATEGORIA A
Ovvero, a volte ritornano. Bellissime entrambe le gare 1 e 2, con i protagonisti che fanno a botte a suon di centesimi di secondo. Le fa sue Cristiano Orlandi del CZERO6, che, come se la sentiva il pronosticataro, rientra alla grande dopo un paio di anni sabatici, stacca 48.44 in gara 1, davanti, per l’inezia, di 15/100 al coequiper cavallo pazzo, Francesco Dimitri, e per altri 3/100 davanti all’altro rientrante miracolato Matteo Corvatta del Senigallia. Matteo ha detto la sua, nonostante sia apparso alquanto sotto peso forma dopo tutto quello che gli è successo, passeggiando in bicicletta accanto a Lei, la dea bendata. IN GARA 2 Cristiano si ripete e stampa un bel 48.33, cavallo pazzo slitta ed esce dal podio, Matteo Corvatta, con 48.99, insidia la vetta del podio e, al terzo posto, si fa largo l’attesissimo cross runner, GL Di Cicco, autore di un 49.66 che gli fa pagare tutta la sua leggerezza sul defatigante piano
della Pallottieri.
Per quest’anno non cambiare, stessa pista stesso andare, a Roccaraso e dove sennò? Un poker di gare attende i nostri fra sabato e domenica prossimi, ancora una volta si fa appello anche al fattore K, che non tradisca Roccaraso. Mercoledi’ e giovedì si paventano come le idi di marzo, come l’orto degli ulivi, affidiamoci a Santa Vassilissa che, almeno da giovedì notte, spinga da queste parti un po’ di vento siberiano.
 
CLASSIFICA A OVER 150 (NON ANNI BENSÌ PUNTI F.I.S.I.)
Irrompe sulla scena Alessandro Rosa, dello S.c. CZERO6, fa sue entrambe le gare con i rispettivi rispettabilissimi tempi di 51.51 in gara 1 e, grazie ad un significativo ritocco di 47/100 in gara 2, di 51.04, tempi che lo collocano nei dieci sia in gara 1, sia in gara 2.

CLASSIFICA B OVER 125 (STESSA PREVISAZIONE DI CUI SOPRA)
Stavolta non si tratta di un’irruzione sulla scena, bensì di un ritorno in scena di una vecchia conoscenza risalente agli anni 80, ai tempi di Liberatore, Falez e tanti altri, trattasi di un Master dalle roboanti generalità, ben note nel mondo dei più valenti giuslavoristi italiani, trattasi niente po’ po’ di meno che di Rinaldo in campo, o se preferite, di D’Harmant Francois Rinaldo (SC CAI Roma), bivincitore nella speciale classifica e stampante di due dignitosissimi tempi, 54.84 (Gara 1) e, peccato il calo dovuto forse a qualche carenza di sali, di 55.27 (Gara 2), tempi che lo collocano a ridosso dell’agguerrita coppia Romano-Ferraro e quindi stabilmente nei 5.