A GENTILE RICHIESTA

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COLONNELLO HARLOLD STEVENS 

Mi e' stato fatto osservare che non posso piu' sottrarmi ai doveri di cronaca, ai quali, dopo la tempesta perfetta che sconvolse il tavolo della premiazione di gare 3 e 4 e la conseguente autosospensione, avevo deciso di abdicare.
Sono pur sempre il pronipote del colonnello Harold Stevens, che da Radio Londra, durante la seconda guerra mondiale, trasmetteva agli italiani, in clandestino ma affollatissimo ascolto, le informazioni sul reale e catastrofico andamento degli eventi bellici, a dispetto delle agiografiche notizie diffuse dalla propaganda di regime; quindi sono bbligato, per stirpe, a reimpugnare la penna per trascrivere la nuda e cruda verita' dei fatti meritevoli di cronaca.


Tanto per cominciare,si sa che la giornata era molto ventosa e che, ripararci per la cerimonia della premiazione in un hangar, poteva andar bene fino ad un certo punto, posto che l' ingresso dell' hangar era il luogo ideale per generare un travolgente effetto Venturi. E così fu, e a nulla valsero scongiuri e preghiere propiziatorie del Prof. Puca per placare l' infuriare di Eolo, misto all'ira funesta del Peppìde. Il fragor delle argentee coppe e delle candide porcellane superò l'ululato dei venti tempestosi, cui non seguì un fuggi fuggi generale, come pur c'era da aspettarsi, ma solo l'irosa dissociazione dal consesso di mister MasterMind, vanamente inseguito dal volenteroso Avv. Ferraro, propostosi come conciliatore. Eppure Eolo, per la ricorrente intercessione dei nostri Angeli Custodi, ci aveva concesso la consueta, benevole pausa per consentirci il regolare, mazzoso, svolgimento delle gare; pero' poi Nettuno si era messo di traverso e dal mare soffiava a più non posso, tanto che il dio dei venti non se ne potè più stare inerte ed eccoti il putiferio.

Questi i fatti, tutto il resto e' malevole speculazione, tipo che il Caffe' Ajello e' troppo energetico, che qualche incazzoso ne ha abusato e altre maldicenze del genere. Pero' pero', Capitan Scotti Galletta, da sapiente stratega e da acuto annusatore di venti, compiaciuto, si fregava le mani, scorgendo nell'accaduto i prodromi di uno scompaginamento dello squadrone del S.A.I. Napoli 1. Per il momento il club bianco-azzurro, grazie ai quattro en plain dei suoi tre moschettieri Ballabio, Puca e Fiordiliso, sembra essersi involato nella stratosfera di quota 1200. Lo insegue il Napoli (cioe' lo S.C. Napoli), che, come un segugio, fiuta i presunti venti di guerra nel fronte interno avversario ed incalza da quota 1120 . Il Club giallo-blu' (almeno un tempo questi erano i colori sociali, mentre ora ho visto Scotti sfoggiare un giovanilissimo completo verde-azzurro) e' la rivelazione del paradosso dei paradossi e cioe' che il punto debole della squadra vincitrice della scorsa edizione del Challange Italo Kuhne e' nientemeno che Mander, il quale, nella sua categoria, se la deve vedere con avversari cazzutissimi, laddove Capitan Scotti e Mika Falco marcano 100 punti a botta per ciascuno. Anche lo S.C. 18 non demorde, Valerio Romano, con i suoi quattro en plain, ha conferito in dote 400 punti all'oligarchico Club rosso blu, che coltiva fondate speranze di rimonta con il rientro degli esponenti della Royal Family, assenti in gare 3e4, perche', ahi che dolori, impegnati a San Vito di Cadore in altre competizioni. Le posizioni di rincalzo le occupano S.A.I. Napoli 2 e il Caffe' Ajello. Nelle individuali, per le C, si sente sempre ed ancora lo stesso disco anche in gare 3 e 4: prima la giovane allenatrice cosentina, Serafina Bonavita dello S.C. Caffe' Ajello (neo organizzatore, con la copartnership dello S.C. Vesuvio, di gare 3 e 4), seconda il Prof. Laura Giacomelli, di cui si attende il risveglio agonistico dopo le mazzate per gli infortoni degli ultimi anni e terza Paola Capuano a completare il podio femminile. Tra i B, "i giovani" (perche' da poco vi hanno fatto ingresso) Andrea Ballabio e Cesare Veneziani, come al solito, si sono fatti la loro gara privata sia in gara 3, sia in gara 4. Come sta' capitando ultimamente un po' troppo spesso, Andrea e' stato davanti a Cesare tutte e due le volte, e dal pareggio e' passato ad un perentorio 4 a 2; come se non bastasse, dai 29 centesimi di gara 3, lo scatenato Balla, in gara 4, ha rifilato al Veneziani un secondo e sette centesimi. Certo la gara 4 di Ballabio e' stata all' altezza degli A migliori, forse le preoccupanti notizie giunte da San Vito sono state per lui il  carburante giusto per l'exploit, pero' si puo' essere certi che Veneziani non si dara' per vinto e, spinto dal ritorno del Reale, con il quale ha in corso un' altra gara privata, tentera' la remontada. Per gli altri B, purtroppo, era disponibile solo il terzo gradino del podio, in gara 3, con un terreno di gara d'altri tempi, l' anziano G.F. , galleggiando sulle uova, fermava il cronometro a 1e 28 da Ballabio e a 0,99 da Veneziani; ha confessato a se' stesso che la sua piu' grande soddisfazione, quando eccezionalmente imbrocca la gara, e' che gli altri lo ritengono ancora capace dell' exploit senza minimamente pensare ad un errore del cronometro. In gara 4, Valerio Romano, questa volta, si ricordava che sulla stessa Pallottieri, e non proprio nella notte dei tempi, aveva pur vinto delle gare e cosi', sullo stesso tracciato
di gara 3, con fondo indurito dai numerosi passaggi, con una prova di orgoglio, agguantava l' unico posto sul podio ancora disponibile, il terzo appunto. In categoria A, in assenza, per fortuna, di un unico mattatore alla Ballabio, i componenti del duo Cancellieri/Contento si sono alternati, in gare 3 e 4, ai vertici delle classifiche; addirittura si sono quasi scambiati i tempi al centesimo: gara 3, primo Emanuele Cancellieri ( con i complimenti aggiuntivi per aver voluto entrare fra i promotori) tempo 49,77 ; secondo Matteo Contento tempo 50,10; gara 4, primo Matteo con 49,77 e secondo Emanuele con 50,38. In entrambe le gare, terzo quel ciclone della natura di nome Andrea e di
cognome Caloro con 51,98 e 51,12 rispettivamente. Non c' e' che dire, una bella lotta e peccato che non si sono visti molti degli altri presenti in gare 1 e 2, perche' lo spettacolo sarebbe stato ancora piu' avvincente. UP GRADING B GARA 3 l' ha spuntata il taciturno Gaetano Raiola, del Napoli, approcciatosi alle gare su sollecitazione del suo coinvolgente Capitano Scotti Galletta: complimenti Gaetano; negli A, ovviamente perche' prima o poi doveva accadere, dato il nome, ha fatto suo l' UP G Espedito Muto. OVER 150/200 Gara 3 non assegnato tra i B, mentre fra gli A il primo posto lo ha agguantato la new entry, in tutti i sensi, sia alle gare, sia tra i promotori, Rino Barbato.
In gara 4, purtroppo, per effetto delle incompatibilita', non venivano assegnati nè i premi over 150/200 punti F.I.S.I. A e B, nè l'Up Grading B, mentre ancora Rino Barbato, che oramai ha rotto il ghiaccio, faceva suo l'UpGrading A 

INDOVINATE CHI

SPECCHIO

x: "SPECCHIO SPECCHIO DELLE MIE BRAME chi e' il piu' veloce del Reame?"
Specchio: "Se del Ream si tratta, l'e' un Real di certo, fiero nella pugna e Clemente nel dopo pugna" .
x: "Ma come, il Real Clemente l' e' ancora A e mi son B".
Specchio: "Il tempo vola e tra l' uno e l'altro battito di ciglia te lo ritroverai, egli pur tra i B, felice e incanutito."
x:"Esser non si puode felici e incanutiti al tempo stesso, per la contradizion che nol consente: senectus iam morbus est!"
Specchio: "L' e' questo il miracolo dei Master, l'eterna giovinezza: si invecchia in allegria, se giovane torni, al passar di categoria".
x:" Ma favelliam di punti e non de senectute, son quelli l' elisir di lungavita ed io,di punti zero, piu' del Nobèl mi beo. Ormai cio' punti 26 e lui l' è appen sotto la barrier fatidica dei cento!"
Specchio: " Tu menti, i 26 li avrai nelle brume del prossimo inverno, per questo in corso, te ne toccan 50 e virgola qualcosa".
x:" Ma in terra di Tuscia, per ben tre fiate, diedi due secondi al cappellato, al Povolo ancor piu', per non parlar del Lora e del Panzan".
Specchio:" Ah se costi' vuoi metterla, sappi che se tra i B gia' fosse, il Real, di punti, ne avrebbe 19, tanti ne avrebbe fatti nella cadorin San Vito"
x: "Sei provocatore e pure fraudolento, come osi mescolar B con A, se lui l'e' A, esser non puode B " .
Specchio: "Proferii il se delle ipotetiche questioni, favelli tu, che nell'
analizzar tenzoni, della transitiva proprieta' fosti maestro".
x:" E delle quattro fiate che al Venezian le suonai, non ne favelli? " .
Specchio: " E delle due fiate che il Venezian, su tirolesi nevi sincere, sulle recchie, te le diede, non favellar forse ti giova?"
x:" Ma la man mi duoleva e ignota era la via, il Venezian, su quella via, il Natal ci passa e il capo d' anno pure!"
Specchio:" Basta, sempre ad esimenti imbastir consumi il tempo, e' nella pugna che ti aspetto!".
x: " Basta lo dico io, una serpe allevai e come serpe finarai!"


MasterMind ha indetto il concorso a premi " INDOVINATE CHI": chi e' l'interlocutore/ interlocutrice dello Specchio?