solo premi infrangibili...

 

In Moldova e' statuito che l' inverno comincia il primo di dicembre, all'est si registrano i meno dieci in citta' come Kiev e, a Vladivostok, le locomotive della transiberiana devono aprirsi profondi varchi nella neve per giungere a destinazione, ma qui da noi l'estate di San Martino sembra non finire mai! Come se fossero soffiati da fon giganteschi, imperversano venti meridionali, portatori di piogge sabbiose, precedute dall' acre odore rancido e salmastro dello scirocco appiccicoso.

 Non puo' essere tutto effetto del global warming, appena un anno fa ringraziavamo gli amici cosentini di aver affrontato, pur di stare con noi, nello stesso periodo dell' anno, un viaggio sotto una tempesta di neve che avrebbe meritato, come mezzo di trasporto, la slitta trainata da renne e quest'anno, invece, spaesati a causa dell' umido tepore, sembriamo quei grizli, che per il caldo persistente, stentano ad andare in letargo. I cosentini, perincidens, ci sono mancati più delle tempeste di neve con cui si accompagnavano.

Certo ci vuole indomito coraggio e incrollabile ottimismo della volonta' ad investire le proprie risorse emotive, o peggio ancora quelle economiche, nello sci, lo sport piu drammaticamente esposto alla bizzarrie del tempo e noi siamo tra quei folli investitori. Ad onta di tanto strazianti auspici, ieri, primo dicembre ultimo scorso, si e' tenuto l' annuale incontro all' "Italia" dei promotori MasterMind, le novita', le conferme, i memento sono riportati nelle sezioni dedicate del sito. Unica novita' di tale rilievo da non poter essere rimandata ad altro spazio, perche' merita di essere sparata in prima pagina di chi legge, e' che Mika si e' offerta di fare da battitrice libera, non fraintendete: il battere e' il lisciare la pista di allenamento quando questa si rovina per i ripetuti passaggi ed il libera non si riferisce al suo status di bella e impossibile, ma alla assoluta spontaneita' di questo irrinunciabile servizio a favore degli amici Mastermind. Il Notiziario dall' Italia risulterebbe, poi inutile, se si tralasciasse di notiziare due new entry da scoop iornalistico, parlo, in ordine di eta', come tra Master che si rispettano, di:
- Nino Raiola, detto tette au vent, non perche', impudico espone al gelido vento l'atletico torso ignudo, come la traduzione maccheronica vorrebbe, ma in quanto, meno arditamente, con qualunque tempo, lui disdegna il copricapo;
- SEBASTHOENI, al secolo Sebastiano Perriello Zampelli, che, da quando sotto casa a Rivisondoli, incrocia gli ever green di MasterMind, si e' fatto accarezzare dalla voglia di rispalancare i cancelletti di partenza, metaforico esaltante gesto di ben altri spalancamenti.
Ad entrambi il benvenuto in MasterMind. Con l' aria calda che tira e il sentirsi fuori luogo a parlare di sci, non resta altro che farsi rendicontare da Andrea Ballabio sull' ultimo allenamento a Stubai di una pattuglia MasterMind cosi' composta: Ballabio A.; Polizzi M.;
Reale C.; con il rinforzo di due rappresentantivi elementi del Putzer Team, gemellato MasterMind, a nome Messner K. e Raffeiner F., oltre all' anfibio Veneziani C., che da quando ha trasferito la sua sede operativa a Trento, oscilla fra la Capitale e i ghiacciai e pendola fra MasterMind e il gemellato Putzer Team.
Rendiconto Ballabio: una porta abbondante a Reale C.; un metro abbondante a Veneziani C., in debito di una porta da Novi (quest' ultimo, ben noto A, non si sa da dove e'spuntato fuori); nessun riscontro - o almeno cosi' mi e' parso - su Polizzi, Messner e Raffeiner. Osservazioni degli astanti: culo storico alla Ballabio, cielo completo blu, visibilita' 80 miglia nautiche, neve compatta invernale, temperatura meno uno - piu' uno, tracciato porte 35 ed altre ovvieta' di questo genere, tanto non pare mai che stiamo a fine autunno/inizio inverno e che il tempo dovrebbe essere nuvoloso-tempestoso, rigido-ventoso, gelido-nebbioso; potenza della stella Ballabio; ragazzi, per aver garanzie, non affidatevi al Meteo punto it o al piu' sofisticato Snow forecast, ma, furtivamente, adocchiate il Ballabio quando carica gli sci sulla Range e mettetevici alle costole e la botta di culo e' assicurata. 

Un altro a cui l' ottimismo della volonta'non difetta e' Flavio Cuccaro Dada Sport Only Ski, il quale evidentemente, dall' alto della sua statura kilometrica, spazia su orizzonti lontani ed ha avuto il coraggio di mettere su un mega store ONLY SKI di prim' ordine alle porte di Maddaloni. Ma come a Maddaloni? E,invece la location e' strategica, a due passi dall' uscita dell' A1di Caserta Sud sulla statale sannitica, e' diventato il riferimento di tutto Il Sud peninsulare per lo sci alto di gamma. Da Dada, non sono diventato balbuziente in scrittura, ma come si direbbe forse in Dada? Insomma da Flavio, non trovi le solite cose sia nell' abbigliamento, sia nell' attrezzo; tu entri e inspiegabilmente vieni attratto da una serie di articoli tecnicissimi, ma apparentemente innocui, di quelli che non danno nell' occhio all' inesperto, ma carpiscono l' attenzione di chi va al sodo, di chi guarda a come e' fatta una cerniera lampo, di come scorre, di come sono rivolte le pattine copri cerniere, di come queste sono impermeabilizzate, oppure di chi si interessa del tipo di tessuti, piuttosto che della pecetta recante il marchio, o la,firma. Certo non mancano i capi griffati : vuoi vestirti come uno della nazionale azzurra? Nessun problema eccoti una bella tuta rossa da gara, con quei due seduti schiena a schiena da sfoggiare alla partenza della prossima gara, mentre tutti si interrogano su dove mai l' avrai mai trovata.

Nell' attrezzo, che sia scarpone o sci, puoi sbizzarrirti come vuoi, tu chiedi e ti sara' dato. Se poi tenti di provocare, affermando che si' la marca dell' attrezzo conta, ma fino a un certo punto, perche' quello che veramente conta, e' come lo preparii l' attrezzo, allora vieni fatto accomodare nel vasto negozio - laboratorio al primo piano sottostrada, dove, insieme a sci, scarponi, bastoncini di tutte le fogge, campeggiano sofisticate macchine, che non fanno mistero delle tecnologie piu' avanzate. I tuoi occhi vengono rapiti da una affila lamine elettronica " Wintersteiger" ultimo modello "Trimjet", con cui, oltre a farti l' angolo fino a 86 gradi puoi, volendo, dare 0,5 gradi di tuning, con la precisione chirurgica delle biotecnologie. Se ti duole un sopra osso, l' ostentata esposizione di divaricatori, frese e quant' altro ti lascia presagire che i tuoi patimenti avranno presto fine.
Flavio e' un appassionato e non lesina di profondere la passione nella sua attivita' commerciale, si e' posto l' obiettivo di offrire al club degli agonisti a sud di Roma qualcosa di assolutamente innovativo rispetto alla trasizionale offerta in loco e non c' e' dubbio che abbia vinto la sua sfida.
Tornando al notiziario dall' Italia, si e' registrato un collegiale, sincero, affertuoso e giammai patetico ricordo di Pino e Gustavo. Come e' nello stile MasterMind, gli amici si ricordano nella gioia, quella stessa gioia condivisa nelle sfide sportive e che ci impone di non usare mai, in queste occasioni, parole di circostanza o peggio toni di mestizia o di maniera, il motto di MasterMind e' che tutte le separaziioni nel tempo non sono altro che appuntamenti nell' eternita'.
Pino si puo' considerare con Italo, con cui peraltro battaglio', sportivamente, all' ultimo sangue, il piu' grosso animatore del movimento sciistico napoletano negli anni a cavallo fra i 50 e i 60; si puo' senz' altro affermare che noi odierni Master B siamo sciisticamente tutti figli suoi. Una per tutte: si invento', in epoca in cui all' estate si associava esclusivamente l' idea di sole e mare, lo sci estivo e cosi', a volte capitava che tu, magari in spiaggia, sotto il sole, nel mese di agosto, ti potevi imbattere nell' amico che ti incatenava al suo braccio per spiegarti che, pochi giorni prima, al Livrio, dove Pino lo aveva portato con altri sperimentatori di quella bizzarra attivita' contro tempo, il maestro gli avaeva urlato che il peso va rigorosamente "a valle ", che lo sci "a monte " va decisamente avanzato e che il busto e lo sguardo vanno rivolti a " valle", evitando pero' il contro spalle. Fu cosi' che schiere di napoletani, sedotti da quella spaesante promessa di neve in agosto, in piena estate quindi, cominciarono ad esodare dagli scogli di Capri e Positano, dalle spiagge di Vindicio, per farsi arrampicare con i gipponi e i cingolati fino al rifugio del Livrio. Vi lascio immaginare che strvolgimento epocale, in tempi in cui a Roccaraso c' erano solo le seggiovie di Roccalta e Belisario, che garantivano si e no la possibilita' di pochi giorni di sci all' anno: partire in pieno agosto con sci e scarponi
alla volta dello Stelvio dove, come allora si soleva dire, c' erano le nevi eterne.

Gustavo, anch' egli sciisticamente figlio di Pino, calco' la scena dello sci negli anni 70; insieme ad altri fu " ceduto " da Italo al rinascente S.A.I. Napoli che aveva bisogno di atleti. Divenne maestro di sci ed era dotato di una simpatia toma ma straripante, l' unico a reggere il battibecco con i roccolani in perfetto dialetto autoctono, essendo divenuto bilingue durante i suoi lunghi soggiorni a Roccaraso nella casa di famiglia. In piu', se non fosse entrato in banca, ed avesse coltivato il suo talento, sarebbe diventato un attore famoso; pur esibendosi solo da semplice dilettante teneva la scena con l' autorevolezza dell' interprete consumato. Se fosse andato dove il cuore lo portava, avrebbe firmato autografi a gogo' per i suoi fan, ma il cuore lo portava anche da Maria Giovanna e preferi' la banca alle luci della ribalta.
Ai piu' sfuggira' di certo il perche', pero' non si puo' non registrare che l' incontro in gratificante amicizia si e' concluso con un unanimistico, quanto inspiegabile auspicio e cioe' che i premi, spontaneamente offerti dai vari club organizzatori, siano fatti di materiali rigorosamente infrangibili.