Mastermind 2013

Mastermind

Notiziario dall'Italia
Napoli, 3 dicembre 2012 Circolo Italia
Un caro saluto ai presenti, agli amici di Cosenza innanzi tutto, che per noi sono COME I RE Magi, hanno fatto un lungo viaggio attraverso l'Appennino innevato per portarci in dono la loro amicizia, il loro attaccamento a MasterMind.
Mi piace ricordare che sono il semplice portavoce, il megafono di MasterMind per questo vi chiedo scusa se passerò liberamente dalla prima persona singolare alla prima plurale, mentre parlo sono me e MasterMind al tempo stesso.

La mia  non è una relazione, faccio solo il punto.

Risultati incoraggianti, numero di adesioni di gran lunga superiore al minimo che ipotizzavamo come massa critica per poter cominciare e, quel che piu' conta, e' che il maggior numero di adesioni si e' registrato nel corso della stagione, il che significa che i sostenitori sono stati sedotti sul campo dalla validita' della iniziativa, non da vane promesse. Inutile dire che siamo memori delle imperfezioni e delle smagliature organizzative cui contiamo di porre rimedio, come pure siamo ben consci che per tener vivo il gradimento deve sempre migliorare l'offerta di attrattive.

A) Sul primo fronte abbiamo pensato di affidare ad un coordinatore, nella persona di Ciro Sertorelli, la supervisione sull'andamento di ciacun evento agonistico e quindi iscrizioni,liste di partenza, partenze, orari, piste, tracciature, cronometraggi, classifiche, premiazioni, custodia premi, pubblicazioni classifiche, foto e video. Sono questi i settori dove abbiamo registrato le maggiori defaillances e dove contiamo di migliorare decisamente.

B) Sul secondo fronte abbiamo pensato di offrire gratuitamente ai sostenitori, nei venerdì che precedono i sabati di gare, un allenatore nella persona di Stefano NICOLI, il quale inoltre, dara',a chi lo richiede, consigli tecnici sulla base dei video di gara; a tal fine Stefano curera',sul nostro sito,  la rubrica "consigli tecnici in pillole". In tema di allenamenti e avviamento alle gare (non e' mai troppo tardi) vi faccio notare che i Jam Session ci hanno confermato gli sconti per la partecipazione ai loro stages itineranti invernali (sconto di 70 euro per uno stage e di 190 euro per due stages); se ne terranno due a Roccaraso tra fine gennaio e metà febbraio.

In tema di video riprese, contiamo di migliorarne senz' altro la durata, avremo infatti in pista due postazioni, per cui contiamo di avere le riprese quasi totali di ciascuna gara.

Miglioreremo la tecnologia del sito, per cui  sara' piu' rapida ogni inserzione e a tal proposito invito tutti a scrivere, a mandare foto, a fare battute perche' e' cosi' che si vivacizza l' interesse, anche con un po' di pepe!

Le premiazioni seguiranno grosso modo lo schema della scorsa stagione, c'era un dubbio sulla conferma o meno della coppa "upgrading"; il referendum ha dato esito favorevole alla conferma a maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto (aventi diritto al voto 40, votanti 28, favorevoli a confermare upgrading 21). Prima di chiudere vi annuncio che in tema di premiazioni  c'e' una grossa novità, per dirla con Dalla, ma non tocca a me parlarne; mentre in tema di patronage vi dò una notizia che per un master di Napoli, come me, nato negli anni quaranta e' veramente emozionante: quest'anno MasterMind avra' un poker di angeli custodi di ineguagliabile caratura, quali Emilio Buccafusca, Enzo De  Lucia, Italo Kuhne  e Marco Potena, dei primi tre e' vivo il ricordo, le loro esistenze si sono infatti infuturate in figli e nipoti presenti fra noi ed attivissimi nello sport che tutti noi amiamo, dell' indimenticabile, grandissimo Marco ho l'orgoglio di riproporre, a chi non ha avuto il privilegio di conoscerlo, il ricordo con con un'espressione breve, ma dalla forza smisurata: "io lo conobbi".

Durante la lenta ascesa al Monte Pratello, spesso, nell'ultimo tratto lo sguardo ipnotizzato si posava sul ripido "cucchiaio"; ai tempi della vecchia cabinovia, l'inquadratura durava una vita ed io ragazzino, che avevo appena cominciato a gareggiare, fissavo una possente sagoma di sciatore che i più riconoscevano, tanto che alla fugace sua immagine si accompagnava l'attonito bisbiglio degli astanti: "È MARCO POTENA". Lo scrutavo, pantaloni di gabardine color cachi,  pullover azzurro "Napoli", che facevano pandent con i suoi occhi. Dalla mia postazione quasi fissa, tanto era lenta la cabinovia, avevo tutto il tempo di vivisezionare quel corpo di sciatore assolutamente anomalo: i maestri pennellavano la neve, lui la incideva, la sconquassava al suo passaggio; benchè giovanissimo, avevo già modo di capire che Marco aveva importato l'atletismo nello sci. Più tardi, quando cominciai a gareggiare fuori dal recinto nostrano, non mi perdevo mai d'animo, anche se ero solo tra tutti quei nordici valligiani;  venivo da Napoli, ma in compenso avevo un Nume tutelare, non mi sentivo guardato con sufficienza dall'alto in basso, perchè tanto prima o poi qualcuno mi avrebbe detto: "Tu sei di Napoli ma voi a Napoli avevate uno forte, Marco, Marco sì Marco Potena". Ed allora anche io, per spirito di emulazione, mi sentivo forte e degno di rispetto e pronto a giocarmi la partita con chiunque, senza timori reverenziali. Anche da Milano, Marco seguiva con estrema attenzione lo sci napoletano, conosceva perfettamente, e ciò  mi stupiva, tutti i miei risultati e i risultati di quelli che vennero dopo di me: Fabio, Marco (Bera), Enzo, Fabrizio, Bruno, e tantissimi altri, prima rari, poi sempre più numerosi; ci ha seguiti tutti fino alle performances di Gianfredo che da Master è diventato quasi più famoso di lui. La sua presenza da sconfinante protagonista, poi la sua continua vicinanza con la spontanea, gratuita attenzione al mondo dello sci agonistico napoletano sono il messaggio che Marco ci trasmette, un messaggio di unificazione transgenerazionale nella passione sportiva. E' per questo che  l'adesione di Sara, di Paola e di Antonella, che ci riempiono di gioia con la loro presenza, ci ha particolarmente emozionati. Siamo loro grati per averci affidato la custodia della memoria di Marco nell'ambiente sportivo dove egli, primo fra tutti napoletani, raggiunse notorietà di risonanza nazionale e risultati il cui valore va ben oltre i dati emergenti dalle classifiche.

Stefano Buccafusca e Mimmo De Lucia mi hanno pregato di rappresentarli questa sera, Diana e Fabrizio Kuhne sono qui di persona, tutti per condividere con noi la memoria dei loro cari nella gioia, perchè "tout le separation du temp ne sont que un rendez vous pour le eternitè".

Passo la parola a Fabrizio Kuhne che ci presenta il Trofeo Italo Kuhne a squadre. A questo punto Fabrizio illustra i motivi che hanno convinto lui e Diana a concedere a MasterMind il prestigioso trofeo challange intitolato all'indimenticabile Italo, da quest'anno andrà alla prima Società nella classifica generale a punti.