SAN VALENTINO 2015


Pizzalto Pista "Canguro", va in scena il GIGANTE, quello vero. Credetemi, pur applicando la tara, che è d'obbligo a causa dell'insopprimibile campanilismo, dal Passo di Cadibona a Gambarie di Aspromonte, non c'e' un diamante piu' puro che possa reggere il confronto, come pista da gigante, solo per Master ovviamente, con la "Canguro" del Pizzalto. Se poi i Numi tutelari che vigilano su MasterMind sono benevoli come oggi, allora, per trovare qualcosa di paragonabile, bisogna alzare lo sguardo e, a compasso, dal Passo di Cadibona, facendo centro sulla Capitale, bisogna spaziare su tutto l'arco alpino fino al Golfo del Quarnaro. Allora sì, nello scenario dei 4000 metri alpini, si fa ammirare la splendida pista del bosco a Pila; oppure, nel bel mezzo delle Alpi Orobiche, la "Contrabbandieri" del Tonale e, per finire, tra i pinnacoli dolomitici, la "Mediolanum" di Moena.

Il mix di neve ideale (trasformata-compatta), sole (accecante), temperatura (meno sei al mattino presto, fino a salire intorno allo zero piu' tardi), vastita' di orizzonte (che nulla siepe il guardo esclude), feeling condiviso (agonismo giocoso), avevano, senza enfasi, qualcosa di irripetibile ed irripetibile sarebbe stato l'errore di una cinica mutilazione, come alla viglia si era paventato, della pista di gara, proscenio perfettamente inserito al centro di una orografia scenografica da classico colpo di teatro. Un solo neo in tanta perfezione e, purtroppo non di quelli che divinizzano una bellezza femminile, come lo strabismo di Venere, ma di quelli capaci di deturpare un volto da fata, come una cicatrice mal ricucita sul labbro superiore della bocca, questo e' stato l'angolo secco piazzato dal tracciatore a poche porte dal traguardo di gara 6. 

E veniamo ai fatti, anzi agli ante fatti. MKFI non ha il senso della misura: visto che qualcuno, ogni tanto, in ricognizione, attraversa qualche porta, o, sciando all' esterno del tracciato, lo mima per qualche porta, lei, prima di gara 6, si e' fatta tutto il tracciato, alternando mimate e sciate nelle porte. E non mi dica che ce l'ho su con lei, perche' chiamo come testimoni oculari, a me vicini al momento dell'ante performance di MKFI, il suo Capitano Avv. Antonio Scotti Galletta e l'arbiter per antonomasia, sia pur elegantiarum solamente, Nino Rajola, entrambi inorriditi per tale impudenza. Peppi Kapferer da Kitzubuel, ottimo allenatore dei miei tempi, nel suo tedesco-esperanto, le avrebbe alluccato: "shtutia la pohrta non scia la pohrta", monito quanto mai azzeccato a significare che i bravi shtutiano attentamente la pohrta in ricognizione e poi la sparano a tutta in gara, perche', avendo shtutiato pene, hanno tutto in mente; viceversa, se si osserva la differenza dei tempi di MKFI tra gara 5 e gara 6, cioe' senza e con prova, differenza quasi nulla, e allora non e' meglio che shtutia la pohrta per pene, invece di sciarla?

Master C gare 5 e 6: Giacomelli Prof. Laura e Capuano Dott.ssa Paola si scambiano le posizioni al primo e secondo posto delle due gare, mentre MKFI va sul terzo gradino del podio in entrambe le gare: il pubblico pagante ormai la vuole in tutina da gara, ma non per vedere quanti secondi guadagna, grazie alla migliore penetrazione aerodinamica, bensi' per constatare, se non de palpu, almeno de visu, la meritevolezza del suo nick name, Bum Stone.

Master B gare 5 e 6 : vince con due tempi stratosferici (1,04,67 e 1,12,83) l' Ammazzatopi, cosi' detto non perche' quando lui (gatto Ballabio) non c' e', gli altri (i topi) ballano, ma dal nick name del centurione di Ponzio Pilato, per la crudelta' con cui Ballabio strapazza i suoi avversari, pari a quella con cui il centurione infieriva sui nemici di Roma. In questo caso gli avversari piu'vicini sono risultati Antonio Grande (1,08,65) e Fabrizio Merolla (1,09,01), rispettivamente in gara 5 e, in gara 6, lo stesso Fabrizio Merolla con 1,17,36  (ormai divenuto abitue' del podio) e Massimo Ferraro con 1,17,48 a podio dopo una lunga marcia di avvicinamento.

Master A: leggero come una libellula e senza mostrare impegni muscolari, neppure sul quel cazz di muro che non finisce mai, Emanuele Reale se li spolpa vivi i suoi avversari in entrambe le gare 5 e 6 (rispettivamente con 1,02,67 e 1,10,79 ); infatti alle sue spalle, in gara 5, nell'ordine, Emanuele Cancellieri (1,03,86) e Gianluca Di Cicco (1,04,72), che Andrea Ballabio, con il suo tempo di 5 centesimi inferiore, ha subito assunto come suo neo antagonista, benche' A; in gara 6, fermo restando primo S.M.E.R. (Sua Maesta' Emanuele Reale), si invertono i due del duo Cancellieri/Di Cicco, che diventa Di Cicco/Cancellieri, rispettivamente con 1,11,91 (dandole stavolta sulle recchie ad A. Ballabio) e 1,12,47.

CLASSIFICHE SPECIALI

MASTER B

UP GRADING
Gara 5 Masssimo Crespi da Bologna
Gara 6 Rino Barbato

MIGLIOR OVER 150 F.I.S.I.
Gara 5 Nino Rajola
Gara 6 Antonio Scotti Galletta

MASTER A

UP GRADING
Gara 5 Francesco Acquaviva
Gara 6 Marco Morace

MIGLIOR OVER 200 F.I.S.I
NON ASSEGNATO: 

CLASSIFICHE GENERALI INDIVIDUALI
Master A1
Matteo Menduni viaggia a punteggio pieno staccando il secondo di ben 520 punti, ha quindi gia' matematicamente vinto, cio' nonostante e' atteso alla finale, la sua assenza suonerebbe come un atto di snobismo per il suo inseguitore, Achille Cosentino fermo ad 80 punti.

MasterA2
Emanuele Cancellieri a quota 520 e' inseguito, ma a distanza, a punti 350, dalla new entry Marco Morace, la matematica dice: partita ancora da giocare, mai dire mai. Terzo Max Polizzi, per lui le chances, nonostante i 50 punti in meno di Morace, sono maggiori, perche', si sa, Max e' in grado di vincere non solo, ma anche di pungere nell'orgoglio il Cancellieri, il quale, per non subire smacchi, potrebbe osare troppo. Certo anche per Polizzi la partita e' ardua, non gli basta vincere, deve anche approfittare di uno scivolone del Cancellieri, il quale non merita affatto la mala sorte, che vinca il migliore dunque! 

Master A3
Matteo Contento conduce a punti 400, nonostante la doppietta di assenze nelle ultime due gare, alle sue spalle, con la sola metematica dalla sua parte, insegue Luigi Gullo, che aveva nella regolarita' la sua arma migliore, ma, nelle ultime due gare, l'ha deposta ed e' quindi inchiodato ai 280 punti di post gara 4.

Master A4
Emanuele, come l'aquila solitaria che ne porta il nome, Reale si libra a 600 punti, Francesco Acquaviva, non e' abbastanza in forma per poterlo impensierire e difficicilmente, a meno di un suo improvviso scatenarsi, potra', dai suoi 420 punti scavalcare l' alfiere dello S.C. 18.A Francesco si chiede anche di lottare per la squadra, tuttora a pieno titolo, in lotta per la vittoria. Il terzo e' la' acquattato a 390 punti, pronto ad un estremo balzo felino per azzannare al collo quanto meno Acquaviva, o, se la fortuna gli arride, per balzare sul primo gradino del podio; trattasi di Gianluca Di Cicco, che ultimamente sta veramente carburando alla grande.

Master A5
Autoeliminatisi per le troppe assenze i pretendenti dal terzo posto in giu', si assistera' ad un duello all' ultima porta tra Gaetano Ferraro attualmente a 426 punti e Gianluca Fava a 425, quest' ultimo pero' ha un buco in gara 2, quindi vanta un miglior rapporto gare/punti. Sara' una bella sfida, tutta da godere.

Master B11
Il duo Giancarlo Bianchini-Valter Geli stanno da gara uno a puntarsi: 100 a 80 e da li' non si muovono.

Master B10
L'Avv. Antonio Scotti Galletta non ha grossi pensieri, viaggia a 480 punti ed il suo inseguitore, il toscano Gianfranco Guastini, non ha neppure piu' la matematica dalla sua parte.

MasterB9
La nemesi storica e' all'opera ed ha compiuto il suo atto di "giustizia": Sandro Santarelli Kansas, a punti 520, precede di ben 120 punti l'emigrato in Colorado, Giovanni Alfredo Puca. All'ultimo assalto all' arma bianca, Puca non solo dovra' vincere, cosa facilmente prevedibile, ma dovra' augurarsi che Kansas non arrivi neppure terzo, un thrilling tutto da godere.

Master B8
Stefano Simonetti, con 410 punti, sta davanti a Giuseppe Fiordiliso di ben 50 punti, la partita si e' fatta difficile per Fiordiliso che nell'ultima gara, sia pure con l'effetto raddoppio, non solo deve vincere, ma sperare che almeno un concorrente si frapponga fra lui e Simonetti. Terzo, al momento, e' Luciano Baldinotti da Forli' e proprio perche ' da Forli', difficilmente scendera' di nuovo al Sud a dare una mano a Fiordiliso, insomma chi vivra' vedra'.

Master B7
I giochi sono tuttora aperti fra Valerio Romano, che e' primo con 460 e Lucio Lamberti che di punti ne vanta 397; certo il divario e' notevole, ma potrebbero valere la ambizioni personali nella gara secca, che possono far dimenticare il risultato complessivo e quindi lo scivolone, che ovviamente non si augura a nessuno, e' dietro l'angolo, e le carte si possono sempre rimescolare fino all'ultima mano. Terzo Giovanni Cipolloni, abbastanza tranquillo che Raffeiner non verra' di certo ad insidiarlo, c'e' pero' un Massimo Crespi, che memore delle bellissime gare 5 e 6, potrebbe decidere con Baldinotti di tornare sabato 28 a Roccaraso per rompere le uova nel paniere al duo romano Simonetti/Cipolloni.

MasterB6
Andrea Ballabio ha gia' matematicamente vinto, avendo 530 punti e avendone oltre 200 di distacco i suoi inseguitori, nella specie Fabrizio Merolla, 328 e Clemente Reale, 320, risulta irraggiungibile; si ricorda infatti che manca una gara, i cui punti vengono raddoppiati per cui si ha: 100 moltiplicato due = 200< 202. La lotta e' invece aperta, tra Merolla e Reale per la seconda e la terza piazza.

Master C9
MKFI Bum Stone, con i suoi 600 punti all' attivo potrebbe anche venire direttamente alla premiazione ad incassare il meritato guiderdone.

Master C 6
Il duo Capuano-Giacomelli va avanti dandosi e ridandosi colpo su colpo e cosi', ad una gara mancante alla aggiudicazione del trofeo, sono divise da venti punticini: 520 a 500 per la Capuano, le altre, toscane di domicilio, ben difficilmente torneranno a Roccaraso e comunque sono lontanissime per disturbare le due saine, S.A.I. Napoli la Capuano, S.A.I. Roma la Giacomelli, una battaglia tutta interna al S.A.I. dunque.

MasterC5
Dominatrice incontrasta Doranna Melegari, matematiccamente gia' prima, ma che e' attesa a dare man forte alla sua squdra, lo S.C. 18 in predicato per la vittoria del Challange

Master C4
Piera Luberto dovra' cionarsi a venire da Cosenza per l'ultima sfida, se non vuole vedersi scavalcata proprio sul filo di lana dalla rientrata Gabriella Cascetta; le due sono divise giusto giusto da 200 punti (380 a 180 per la Luberto) e l'assenza sarebbe fatale.

Master C1
Serafina Bonavita e' imprendibile, punti 400; si spera almeno che venga a fare la (1) show nell' ultima gara! (1) Adde: "girl".

LA CLASSIFICA GENERALE A SQUADRE PER IL TROFEO ITALO KUHNE CHALLANGE, ad una sola gara dalla fine, e' una specie di sopressata di tre squadre, tutte in grado ancora di aggiudicarsi l' artistico trofeo intitolato all' indimenticabile Italo, giornalista R.A.I., piu' volte campione del mondo dei giornalisti, telecronista di gare di sci di Coppa del Mondo, interlocutore fisso di Biscardi nel " Processo del Lunedi'", nonche' agitatore di talenti nel mondo dello sci meridionale.

Lo S.C. 18 sta in vetta alla classifica con 1420 punti, lo tallona da presso il S.A.I. Napoli 2, a quota 1400, che, a sua volta, ha il fiato sul collo dello S.C. Napoli 1, a quota 1390. Se si considera che i punti conquistabili, per via del raddoppio, sono 600, si capisce che ci si para davanti una finale al cardiopalmo. Lo S.C. 18, terminata la fase critica delle assenze di alcuni dei suoi, allettato dalla probabile conquista del prestigioso trofeo, ha serrato i ranghi, non saranno consentite assenze, anzi pare che voglia precettare la sostituita (da Clemente Reale) Doranna Melegari, neo campionessa italiana di S.G.; mentre il S.A.I. Napoli 2 attende invece il rientro di Toro Scatenato, Max Polizzi, per la verita' sostituito egragiamente in gare 5 e 6, da Sandro Santarelli, il Kansas venuto dal freddo, che nelle due gare ha portato ben 160 punti alla sua formazione.

Infine, a completare il terzetto delle prime, lo S.C. Napoli 1 e' deciso piu' che mai a riprendesi il trofeo che fu suo nel 2013, puntando sull' affidabilita' dei componenti la sua squadra, implacabili marcatori di punti. Piu' indietro, ma ancora con qualche risidua speranza, sol perche' la matematica non la esclude, il S.A.I Napoli 1, reo di un doppio errore: primo, per un disguido, non aver sostituito Puca, quando e' andato in Colorado per la Coppa del Mondo; secondo, non aver sostituito, in gare 5 e 6, il convalescente Fiordiliso con il piu' pimpante Lucio Lamberti, in ottimo crescendo ultimamente. Questa doppia ingenuita' e' costata al club bianco-azzurro (picchiettato di giallo) ben 260 punti, in virtu' dei quali, oggi starebbe in vetta alla classifica a quota 1550, con tutte le carte in regola, quindi, per difendere il trofeo Kuhne fatto proprio l'anno scorso. Ma la storia, si sa, non si fa, con i se e con i ma.