CHI LA VUOLE? SOTTO A CHI TOCCA!

Foto Khune 2016
Siamo a 10 giorni dall'inizio della primavera astronomica, e a due settimane dalla finale del nostro circuito; la primavera vera, voluto bisticcio di parole, è già cominciata da un pezzo e se non ci fossero state le abbondanti nevicate di gennaio e le altrettanto generose sparate dei cannoni, staremmo a cogliere le margherite. Giunti a questo punto, non ci resta, per tirare avanti fino al 25 di marzo, che invocare una ulteriore serie di bufere siberiane che ci garantiscano un provvidenziale codazzo di inverno.
Restano dunque tre gare e la finale con raddoppio, per capolvegere le situazioni attuali, che, si badi bene, allo stato, riflettono gli esiti del minimo sindacale delle 8 gare sulle 12 programmate.
Ma prima di dare conto delle provvisorie classifiche, detta in burocratese, mi corre l'obbligo di fare una doverosa puntualizzazione su questo finale di circuito che, ahinoi, registra il dissenso di più di un promotore. Purtroppo, fallito, per motivi atmosferici, l'obiettivo programmato delle 4 gare in gennaio, e rinviate due di febbraio, siamo finiti inevitabilmente nel collo di bottiglia di marzo, dove al concentrarsi di tutti i recuperi di tutti gli altri svariati circuiti, si aggiunge la concomitanza anche delle finali nazionali dei circuiti stessi. Il risultato imposto è stato quello di perseguire il male minore, ben consci, che questo consisteva nello scontentare il minor numero possibile di promotori, o meglio, di accontentare più promotori di quanti, inevitabilmente, ne avremmo scontentati.
Il complesso delle varie concomitanze è una matassa inestricabilmente intrecciata, dipanarla del tutto è un' impresa impossibile. Un rimedio per il futuro potrebbe essere quello di prestabilire,in modo inderogabile, al massimo tre eventi su cui evitare sovrapposizioni, tipo: Campionati Italiani Master, finale della Coppa Italia Master e finale nazionale Trofeo delle Società; considerando che, dato il livello pressoché inter regionalistico del nostro circuito, altre concomitanze dovrebbero da tutti considerarsi irrilevanti, a cominciare da quelle lavorative!
 
A noi dunque, per iniziare dalle classifiche individuali, per passare a quella del Challange Italo Kuhne, per finire con le classifiche speciali "Best upgrade" e over 200,150,150 punti FISI.
Mika Falco, in categoria D9, ha fatto il pieno nelle gare roccolane e pur disertando quelle di Campo Felice sta in vetta a 400 punti. In D7, Fabienne Morin, francese naturalizzata italiana, con due primi e due secondi tiene a bada la Loiodice che pure di primi posti ne ha due, vi associa però due terzi posti e quindi resta staccata di 40 punti. In D6 la Paola Capuano viaggia come un treno a quota 680, davanti alla Collinassi, cui non basta un poker di vittorie per sopravanzare la Capuano.
In D5 un'altra che fa il pieno ma corre solo a Campo Felice, la Maria Luisa Curioni: 4x100=400. In D4, La Garraffa imita le precedenti due, fa il pieno nelle gare di Campo Felice, ma se continua a disertare Roccaraso, ha buone probabilità di essere risucchiata dalla Francesca Vannucci, che, a sua volta ha disertato Campo Felice, ma ha ancora 5 frecce da scoccare, visto che la quarta vale doppio. La Vannucci, che precede la Pucci, è scesa in campo per la prima volta quest'anno, l'ho visionata personalmente anche in allenamento e, per essere un'esordiente, già dimostra buone attitudini tra i pali; appartiene a un drappello di Master  che dirà presto la sua) dello S.C. Posillipo, allenato da Andrea Buffardi, il quale, giacché si trovava, dopo anni di fermo, si è ributtato pure lui tra i pali con un lusinghiero sesto posto, con il lodevole 1,11 e rotti nella seconda gara di Coppa Italia fatta sulla Canguro. Elisabetta Mazzolli conduce le D3 con 200 punti, frutto di due vittorie nelle uniche due partecipazioni. Elena Matronola, quando si iscrive e quando non perde gli sci per troppa foga in partenza, vince ed infatti, con quattro vittorie, conduce tra le D1 con 400 punti.
 
In categoria C10, Gianfredo Puca, con una sestina fa 600, e si allontana, quasi irrimediabilmente, da Pizzi, a quota 360; terzo il romano di Cavalese, Monda. Certo che sto Puca non si fa mancare niente: Coppa del Mondo, Coppa Italia, MasterMind. L'affollata categoria C9 è guidata da Stefano Simonetti che svetta a 535 punti, seguito dall'ottimo Gaspari di Cortina, fermo a quota 400 e dal Responsabile Nazionale Master, Enrico Ravaschio, più indietro, a punti 300. Nella categoria C8, Giuseppe Fiordiliso è premiato per la sua regolarità e precede di 75 punti Antonino Bartolomeo, che però vince più di Fiordiliso, ma diserta le gare roccolane; pare che Fiordiliso abbia dichiarato che, in caso di sua vittoria, cederà la coppa a Bartolomeo, a condizione che se la venga a prendere alle gare di Roccaraso il prossimo anno.
Cipolloni, sempre per il vizietto di esibirsi solo sulla Sagittario, è terzo a 255 punti. In categoria C7, Valerio Romano, con 595 punti, precede Massimo Ferraro che di punti ne vanta 402, ma la matematica ci dice che tra i due la partita non ancora è chiusa, anche se i precedenti fanno pronosticare vincente Valerio; la partita può dirsi chiusa, invece, per Valerio Locatelli, fermo a 400 punti dopo il poker in Coppa Italia, e che difficilmente rivedremo per prendersi un primato a ipotetici 900 punti.
 
Il trio Ballabio Andrea, Reale Clemente, Veneziani Cesare ha tutte le carte in regola per contendersi, tra i B6, il primato al fotofinish di gara 12; il più in palla, al momento, è Clemente, che, per ora è secondo dietro Andrea, distanziato di 55 punti, però, in questa stagione, fin'ora, vanta i risultati migliori in assoluto; Cesare, che pure ha due vittorie al suo attivo ed è apparso molto pimpante ultimamente, di punti ne deve rimontare 150 su Andrea e 95 su Clemente; per il gran finale mi aspetto però uno scatto di reni di Andrea con un ritorno ai suoi congeniali rendimenti, che potrebbero consentirgli di conservare il primato. In categoria B5, allo sfortunato Giorgio Ferri, infortunatosi in super G in Coppa Italia, toccherà l'amaro calice di vedersi scippare il primato senza poter colpo ferire, ma si sa questo è lo sci e lo spettro dell'infortunio è sempre pronto a riapparire da dietro l'angolo. Quesito per Giorgio: vorresti che lo scippatore fosse Paolo D'Appollonio, che ti sta dietro distanziato di 70 punti e che è il tuo amico-rivale di sempre o preferiresti essere scippato dal terzo, Emanuele Reale, un grandissimo dello sci, che nobilitando col suo nome il sorpasso, lo renderebbe meno amaro? O addirittura vorresti che entrambi, per cause di forza maggiore, restassero al palo consentendoti di rimanere primo? Si attende auting da Giorgio.
Tra i B4, Cristiano Orlandi (punti 760) è prendibile solo per la matematica, non me ne voglia chi insegue, ad esempio Francesco Acquaviva ( erzo), che pure gliele ha suonate in gare 1 e 2 (o 3 e 4 che dir si voglia secondo la numerazione da calendario), ma l'Orlandi di oggi mi sembra decisamente cresciuto rispetto all'Orlandi delle due gare di inizio stagione; Gian Luca Di Cicco per ora è secondo e, soprattutto, finalmente, dopo il grave infortunio dell'anno scorso, ha avuto un bello sprazzo di luce ritrovata nella prima delle due gare di Campo Felice di domenica 26 febbraio; spes ultima dea.
In A3 la costanza premia Francesco Di Mitri, che colleziona 540 punti e va in testa su Andrea Caloro, al quale non bastano quattro vittorie se le gare cui ha partecipato sono solo quattro, ma così va; Nanni totalizza 320 punti, pure lui in quattro gare e segue al terzo posto. In categoria A2, Alfredo Colangelo, con 320 punti, tiene a bada di misura Antinicoli, mentre a 210 punti segue Tuzzi; tutti e tre se la giocheranno nelle ultime quattro gare. Tra gli A1, Matteo Garofani tesaurizza 590 punti, frutto di otto risultati utili su altrettante partecipazioni; Lorenzo Amoroso, staccato a 330 punti, non è tagliato fuori dalla vittoria in quanto i punti teorici a sua disposizione sono 300, ma a favore di Matteo giocano i tanti se a sfavore di Lorenzo; invece Beever, terzo, con 260 punti, non può più vincere; anche lui, con molti se, può al massimo risucchiare Amoroso.
 
Il Challange Italo Kuhne a squadre, anche nella nuova formula, che prevede l'applicazione della tabella T 300, presenta lo stesso equilibrio di forze in campo degli anni precedenti; quattro squadre, per ora divise da soli 222 punti, si contenderanno il primato in gara 12 a colpi dell'ultimo punto disponibile. Un pronostico sarebbe quanto mai azzardato, al di là degli schieramenti ipotetici, giocheranno le concomitanze con altre finali, gli scarti (si ricordi che delle 12 gare si assumono solo gli 8 migliori risultati nelle sole gare roccolane), gli imprevisti. Si sa già che lo S.C. 18, ora in testa a quota 3603, si dovrà battere su due fronti, in quanto campione uscente nel Trofeo delle Società, dovrà difendere il prestigioso primato nella stessa data in cui si gioca la finale MasterMind; al club cortinese, guidato dall'atleta-capitano Clemente Reale, toccherà schierare due formazioni competitive per fare un enplein, certamente alla sua portata, visto che gli assi nella manica, dopo anni di cura Reale, non gli difettano. Il SAI Napoli, che tallona il 18 con 3513 punti, pluriaggiudicatario della splendida Coppa di argento lavorato, offerta da Diana e Fabrizio Kuhne, ha il difettuccio che in più di un'occasione, nelle edizioni precedenti, ha dimostrato, proprio nel finale, incomprensioni all' interno del team e pericolosi cali di concentrazione, che, se manifestati anche quest'anno, potrebbero risultare fatali. L' Aliski Racing, terzo a 3513 punti, lamenta l' assenza dell' infortunato Giorgio Ferri e la disaffezione per le gare di Roccaraso, il che costituisce un ovvio, incontestabile handicap. Lo Sci Club Napoli, quarto per ora a quota 3381, vincitore della prima edizione e sempre a podio in tutte le altre, ha la tradizione e l'esperienza dei combattenti irriducibili per piazzare la zampata vincente, pur soffrendo dell'assenza di un capitano del calibro di Antonio Scotti Galletta, sagace interprete di regolamenti ed egli stesso prezioso accumulatore di punti. Quinto, ma per la matematica non ancora tagliato fuori dal podio e, forse, addirittura dalla vittoria, lo S. C. 3PUNTO3; è al suo esordio quest'anno nelle gare Master, ma fin d'ora pronto a dire la sua, visto che il direttore tecnico, Andrea Barulli, cui certo la competenza e la combattività non mancano, ha individuato, anche nel pianeta Master, un settore in cui misurarsi.
 
Se i pronostici sono ardui in assoluto, ancor più lo sono per le classifiche speciali, dove le eventuali assenze hanno un peso maggiore. Ciò detto nell'Upgrade C conduce Pittino a meno 57, tallonato da Giuseppe Orlini a meno 51,60, che a sua volta precede Valerio Licatelli a meno 26,40; remontada prevedibile, per i suddetti motivi, a favore del quarto, Massimo Ferraro. Di contro sarà preclusa la remontada su Andrea Buffardi  (per ora conduce con l' invidiabile bottino di meno 172,43) ad Adolfo Aloschi ( -117,16 ), obbligato per impegni di lavoro a starsene lontano dalle prossime gare e quindi inerme; spes ultima dea anche per lui; terzo in agguato Cimmino. Tra gli A, Luca Pirri Ardizzone a meno 231,21 appare fuori misura per chiunque; l'ottimo Rossi sta a meno 166,94, è già un exploit il suo, dovrebbe riuscire nella mission impossible di scendere di altri 64,28 punti per sopravanzare il bizzarro tosco-sovietico; terzo, al momento, a meno 91,48, Valerio Romano junior, da non confondere col senior, che altrimenti, con una performance del genere, finirebbe a sotto zero in lista base il prossimo anno.
Tra gli A over 200, saldamente in testa con 176 punti se ne sta Garofani, per lui però c'è poco da starsene sereno, avendo alle sue spalle Amoroso, distanziato di 43 punti e, soprattutto, lo spericolato motocrossista, Carlo Langella sotto di 76 punti, ma deciso a superare l'euro test sotto la guida di Andrea Barulli e quindi allenatissimo.
Tra gli over 150 B, stavolta Adolfo Aloschi sta davanti di nove punti all'allenatore Andrea Buffardi (69 a 60), con remontada probabile per Andrea , anche per le future assenze di Adolfo; terzo a 54 punti insegue Gian Luca Fava, il quale però ha intenzione di fare qualche trasferta di troppo al nord, auto limitando in tal modo le sue chances di scavalcare gli altri due.
In categoria C, Simonetti (108 punti) dovrebbe avere partita facile, anzi ha partita già vinta su Enrico Ravaschio (48) e Zeno Soave (18), entrambi venuti per la Coppa Italia, ma difficilmente presenti in futuro.
 
Come emerge del quadro esposto, tutte le situazioni sono estremamente fluide, i capovolgimenti sono alla portata dei più, i podi saranno definiti nell'ultima sfida, come si conviene ad una storia thriller, sapientemente pensata; non mi resta che concludere con lo stesso grido di incitamento per tutti: SOTTO A CHI TOCCA E A CHI NON TOCCA SI FACCIA SOTTO LO STESSO PER LA GRANDE FESTA DI CHIUSURA!!!!