THE END

Urlo originale
Questa stagione 2023 si è chiusa in una giornata nebbiosa e fredda, come l’inverno del nostro scontento.
È mancato l’urlo liberatorio in un momento gioioso a conclusione di un’esperienza impegnativa finita bene. L’urlo che invece viene in mente è il celeberrimo “URLO” di Munch, di una persona angosciata da ciò che alla vista gli si prospetta. Il personaggio di Munch sembra sull’orlo di un burrone, l’imminente futuro è terrorizzante, così come ai concorrenti di gara 14, quello che di solito è un’attraente declivio immacolato su cui esibirsi in attitudini che sfidano e controllano lo sprigionarsi delle forze newtoniane, appare loro come la discesa agli inferi. E non c’è neppure la Pizia dell’Oracolo di Delfi a pronunziare parole subdolamente ambigue che inducono ad un effimero ottimismo. La procedura della premiazione, per fortuna, ha ridato il sorriso a tutti, premiati e non, uniti sportivamente nella gioia dei vincitori.
Fine dunque e siano da sole le classifiche a parlare.
 
CLASSIFICHE GARE 13 e 14

CATEGORIA D
In gara 13, la nordica del Fassactive dal cognome che sembra portato da un’eco dalle Repubbliche baltiche, Gera Kiewiet, resta compressa nella morsa strettale intorno alla vita da Maria Francesca Laganà e Francesca Vannucci: 45.45 per la sensuale Laganà; 45.98 per l’esotica Kiewiet; 48.28 per la coriacea Vannucci. In gara 14 la Laganà il cui cognome invece è portato da un’eco dalle Calabrie alle avversarie da’ cappotto, anzi cappello da Lei confezionato, 49.42; esce di scena la baltica, la Vannucci col suo 53.80 sale di un gradino del podio, mentre sul terzo gradino si issa, con 56.36, l’eroina del CZERO6, Alessandra Minieri, Alessandra Minieri, che con la sua performance salva il club dei RAGAP del CZERO6 dalla remontada del SAI Napoli.

CATEGORIA C
Ovvero aspettando le finali di Coppa Italia dove si corre anche in SL, chi aspetta l’appuntamento massimo, per togliersi un po’ di sassolini dalle scarpe, è il Royal Family Clemente (S.c. 18), al quale, per colpa di Andrea Ballabio (SAI NA), mattatore 2023, più spesso che volentieri, gli è toccato masticare amaro. Gare 13 e 14 ripropongono uno spartito già abusato quest’anno, promo Andrea, migliori tempi assoluti, 42.07 e 44.47; secondo Clemente con 43.48 e 45.59; terzo, un po’ compresso come se vestisse una giacca stretta, Massimo Ferraro (S.c.Napoli ) con 45.01 e 47.98.

CATEGORIA B
Un bel rientro in progressione fino alla merite vittorie per Giuliano Cuomo del SAI Napoli, che fa sue entrambe le gare 13 e 14, stampando i tempi di 42.91 e 45.37, tempi che dicono molto di più del puro dato numerico, se si considera il deterioramento pista. In gara 13, un arrembante Riccardo Sanges del Posillipo deve rimandare l’appuntamento con la vittoria e “accontentarsi” della seconda piazza, facendo registrare un bel 43.29 ad onta delle pessime sensazioni provate in pista. Terzo in entrambe le gare è il "2020" Alessandro Longobardi che non finisce mai di stupire per i progressi fatti in una sola stagione di gare, i suoi tempi parlano chiaro: 44.98 e 47.25.
In gara 14, l’incazzuto (proprio così acronimo di incazzato-cazzuto) Riccardone per essersi sentito una lota in gara 13, esagera ed esce di scena per lasciare il posto ad un altro incazzuto, Jacopo Koch, non arrivato in gara 13 per perdita sci, ma autore di 46.22 in gara 14.

CATEGORIA A INCLUSA IN G/S
Questi del FASSACTIVE hanno tutti nomi esotici, eppure gli abitanti della Val di Fassa sono di etnia ladina, ciò detto Patrik Andreis si becca, con la sorpresa tradita dal suo sorriso a 47 denti, la Coppa primo Giovani/Senior primeggiando in entrambe le gare di giornata con 43.17 e 46.25. L’alfiere e salvatore con la Neinieri del CZERO6 nella classifica a squadre, Giuseppe Galluccio arriva secondo in gara 13 con 47.51; terzo il rientrante Marco Morace dello S.c. Napoli, che ci sta riprendendo gusto a gareggiare, infatti in gara 14 stampa 54.61 che gli vale il secondo posto. In gara 14 Patrik, come detto, si ripete, Giuseppe esce ed esce di scena e fa accomodare Marco Morace, il quale, a sua volta, avendo conquistato un posto più in alto, libera il terzo scranno al saino Matteo Di Tonno che per soli 29/100 fa un tempo calcolato in un minuto e non in secondi.
 
 
LE CLASSIFICHE FINALI

INDIVIDUALI DI SECONDA FASCIA
Preliminarmente giova ricordare quanto chiaramente è riportato in testa al riquadro delle classifiche, a cui ovviamente si rimanda (clicca qui).
C OVER 125 
Gaetano Ferraro dell’Oggi è Così vince e convince stando davanti al Presidente del 2020, Stefano Berruti
B OVER 125
Pierpaolo Sigismondi batte Gianluca Fava 309 a 244, il primo molto regolare, ha marcato punti preziosi in tutte legare, mentre il secondo, pur essendo stato protagonista in belle performance, lo è stato nella località sbagliata, fuori Roccaraso.
A OVER 175
Nessun premiato, per mancanza dei requisiti soggettivi, avendo tutti gli OVER 175 brillato in altre classifiche, o avendo brillato in località diversa da Roccaraso. Tuttavia Giuseppe Galluccio merita un applauso per la bellezza dei 418 punti portati a casa.

INDIVIDUALI DI PRIMA FASCIA
D10 - Mika Falco vince, ma manca l’enplain si è portata a casa “soli” 700 punti a causa delle troppe assenze.
D9 - Antonia Silvi fa più assenze di Mika, vince comunque, però il suo bottino è più magro, 400 punti.
D8 - Paoletta Capuano, anch’ella assente numerose volte, per rispettabili motivazioni, pur vincendo, non va oltre i 400 punti.
D7 - La fortissima Giuliana Ballabio, che non c’entra niente con i Ballabio nostrani, vince con sole quattro apparizioni, ma di quelle pesanti da 100 punti ciascuna in Coppa Italia.
D6 - Laura Licci imita la Ballabio con sole 4 apparizioni, però si fa la finale con raddoppio e quindi accumula 500 punti.
D5 - Questo affollatissima categoria vede stravincente la Francesca per tutti, la posillipina Vannucci, che si porta a casa ben 900 punti con soli 6 primi, tra cui la finale con raddoppio e quattro secondi, per cui, secondo Riccardo Sanges, le è toccato “scartare” pure una seconda piazza". Alle spalle di Franceschissima, tosta avversaria, Livia Clementi, che accumula 680 punti. La fortissima Virginia Maria Garrafa, avvocatessa romana, snobba Roccaraso e si ferma al terzo posto con 600 punti all’attivo.
D4 - L’ascolana Maria Francesca Laganà ha calato sulla testa della sua unica avversaria, Maria Di Loreto, uno dei suoi magnifici cappelli di lana da ella stessa manufatti e vince con 700 punti
D3 - Alessandra Manieri, molte assenze, ma vittoria alla bellezza di 700 punti e, soprattutto, si rivela l’eroina del CZERO6, col suo primo posto con raddoppio in gara 14, scongiura la remontada in zona Cesarini, del SAI Napoli ai danni del suo club.
D2 - Gera Kwiet, prima gara tu vince, le avrebbe detto Pepi Kapferer, 100 punti in gara 13, prima in classifica generale, massimo risultato col minimo sforzo.
D1 - Angela Saccondi, quattro gare, bottino quasi pieno, 380 punti per la vittoria.

C11 - L’assiduità premia Sergio Pizzi il canuto alfiere del CZERO6 l’accumulo di 860 punti, tiene a distanza il favorito Gianfrissimo Puca, troppo attratto dall’inseguimento alla Coppa di cristallo.
C10 - Battaglia senza esclusione di colpi, sorpassi e contro sorpassi fra Giuseppe Fiiordiliso e Nino Raiola, alla fine prevale il primo: 800 a 760, ma l’esito risulta così incerto che in prima battuto la vittoria era stata data a Nino, per punteggio pari ma maggiore età.
C9 - Valerio Romano, colonna napoletana del 18, ha dovuto sudare le classiche sette camicie per avere la meglio su Lucio Lamberti, quasi sempre gli ha dato 20 punti a gara, ma poi buca la finale a raddoppio e Lucio gli finisce a soli 20 punti dietro, 740 a 820. Il forte Valerio Locatelli scende al Sud solo per la Coppa Italia, rimedia 340 punti ed è terzo.
C8 - Pur con un inviabile bottino di 840 punti, Massimo Ferraro resta dietro al mattatore 2023, Andrea Ballabio, unico a fare il pieno di 1000 punti sulle 9 gare validabili, con il lusso di “scartare” (leggasi di fare a meno) dei superflui 100 punti di gara 1. Il fortissimo Franco Maggiorelli, rivale di Andrea in tantissime occasioni, è apparso solo nelle gare di Coppa Italia a Campo Felice e si è fermato a 360 punti con 2 primi e due secondi.
C7 - Clemente Reale manca di poco il full, si ferma a soli 40 punti dal massimo punteggio, anch’egli con scarti di lusso, tra cui tre da 80 punti, esito inaspettato della disfida con Guido Lami, calato al Sud per la Coppa Italia. Il secondo di categoria è Paolo Consoni, molto regolare, non una formichina ma un formichiere, inghiottisce 660 punti tenendosi dietro per soli 35 punti il tenace Romolo parenti.

B6 - Jacopo Koch vola alto, si becca 920 punti e vince senza problemi su un sempre crescente Alessandro Longobardi, la cui progressione costante gli frutta ben 730 punti. Sorpresa delle sorprese, ma la spiegazione sta nel registro delle presenze, Emanuele Reale, punta di diamante del 18. è solo terzo, ad un mozzico da Alessandro. 30 punti.
B5 - Gianluca Di Cicco, per fare troppo il figo, manca all’appello in gare 1, 2, 11, 12, 13 e 14 e a momenti si fa ingroppare da Gabriele Imparato, molto più continuo e presente, fra i due finisce 740 a 715. Terzo di categoria è il 2020 Giovanni Pediconi, con 610 punti, apparso alquanto opacizzato rispetto all’anno passato.
B4 - Un maiuscolo Riccardo Sanges, con l’invidioso bottino di 920 punti accumulati anche grazie all’illuminazione ricevuta dal paradosso di Zenone, si pappa il rivale Di Mitri, cavallo pazzo per le altalenanti performance (punti 820). Del terzo si sentirà spesso parlare, e non solo sulle chat, scende in campo in gara 9 e fa secondo, terzo, primo, primo, bottino magro (440 punti) ma di qualità’, il nome? Giuliano Cuomo.

A3 - Marco Morace riappare dopo anni e vince con 760 punti e soprattutto grazie ad una bella escalation che lo vede dominatore nelle ultime cinque gare. Alle spalle di Marco, un altro evangelista, Matteo Di Tonno, distante da Marco, ma voglioso di battersi, perché alle sue spalle, Valerio Giansiracusa Rubini gli alita sul collo, fra i due soli 10 punti di scarto: 610 a 600.
A2 - Inaspettatamente, ma si sa che soprattutto le gare di circuito sono fatte cosi, Giuseppe Galluccio sopravanza Sergio Amodio con 20 punti di scarto (820 a 800).
Staccarissimo il terzo fermo a 120 punti, Daniele Tempesta.
A1 - Sembra la gara a chi fa meno assenze, i primi tre sono racchiusi in soli 20 punti: Pierfrancesco Cococcioni 200 punti; Alessandro Speranza e Andrea Volpe ex aequo con 80 punti.

CLASSIFICHE A SQUADRE
TROFEO ITALO KUHNE
Ancora una volta, la terza di seguito, se la memoria non è fallace, il capitolino S.c. ZERO6, fa suo l’ambito trofeo, offerto dai fratelli Kuhne, in memoria del padre Italo, celebre radiocronista di calcio e di alcune gare di Coppa del Mondo di sci alpino, nonché campione del mondo giornalisti di sci alpino e per finire talent scout di numerosi sciatori napoletani quando guidava il Centro Universtario Sportivo.
La lotta è stata serratissima, soprattutto nel finale, quando tutto sembrava già deciso a favore del club guidato da RAGAP, il SAI Napoli, mai domo e vincitore di numerose edizioni del Trofeo, con una zampata finale, tentava invano di scippare il trofeo ai romani. È finita 6349 a 5952, a favore di CZERO6, gli eroi di giornata hanno i nomi di Alessandra Manieri e Giuseppe Galluccio; la prima, unica D schierata da RAGAP, notoriamente a corto di donne, grazie al raddoppio di gara 14 si è portata a casa 408 punti T300, mentre Giuseppe ha fatto quasi il pieno in gara 13, ma ha bucato gara 14 e se Alessandra non fosse stata schierata o avesse avuto la stessa sorte di Giuseppe, l’impossibile sarebbe stata realtà: SAI Napoli primo per 12 punti e CZERO6 secondo.
Ma le classifiche non si fanno con i se e con i ma, quindi va bene il contrario che significa 6348 punti a 5952 a favore di CZERO6.
Al terzo posto un arrembante S.c. Posillipo, forte di una formazione in crescita da anni e giunta a livello delle migliori ormai, totale 5152 punti

TROFEO MASTERMIND PER COMITATI
In questo caso, se le capitali dello Stato Pontificio e del Regno delle due Sicilie, rappresentano CLS e CAM-PUG, i napoletani si sono presi la rivincita sui romani. 
Senza se e senza ma, CAM batte CLS 12.696 a 11.500. Provvidenziale fu la modifica regolamentare introdotta quest’anno, volta a favorire la più ampia partecipazione delle varie categorie ammesse a gareggiare alla contribuzione dei punti ai fini della classifica.
Al terzo posto il comitato Veneto, che ha schierato unicamente la colonna sudista dello S.C. 18, esigua in numeri, eccelsa in valore, in soli tre moschettieri hanno totalizzato 6080 punti.
 
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