NEVE A PALLATE: PRONTI…VIA
Due anni fa i tifosi del Napoli cantavano “Ehhh..La capolista se ne va….” in questo dicembre finalmente invernale, gli sciatori nostrani possono finalmente cantare “Ehhh.. El Ninjo se ne va..”
Dopo mesi di assordate silenzio, con i cuori sospesi, per il legittimo e paventato timore che anche quest’anno si replicasse il non inverno scorso, la recente copiosa nevicata natalixzia ha dato la stura all’urlo liberatorio troppo a lungo represso.
Dopo mesi di assordate silenzio, con i cuori sospesi, per il legittimo e paventato timore che anche quest’anno si replicasse il non inverno scorso, la recente copiosa nevicata natalixzia ha dato la stura all’urlo liberatorio troppo a lungo represso.
Lo si capisce dalla nostra chat, investita, di incanto, da una massiva generale messaggiata, dovuta, solo apparentemente, alla cristiana festività per eccellenza. La montagna di auguri scambiati altro non erano che la metafora dell’arrivederci presto al cancelletto.
Il Veneziani, che si era estraniato in preoccupante letargo, di piglio, non solo si è messo al lavoro per aggiornare il sito, ma mi ha pure ingiunto di fornirgli “un contenuto”. Mo’ così si chiamano le opere dell’ingegno degli scrivàni dei testi digitali. Neologismo che sottende l’allusione a qualcosa di materiale che contenga l’immateriale, tutta fuffa il più delle volte. Godiamoci l’improvvissata di questa sana nevicata naturale, perché nun se ne poteva più de sta neve programmata. Che poi programmata fino a un certo punto, perché hai voja de programmà se er Ninjo te se mette contro, so’ c…
Non c’è niente da fare, per esprimere certi alti pensieri filosofici rende meglio il napoletano, per certi artri rende mejo il romanesco e non a caso napoletani e romani, in sinergia, se so nventati “l’Appennino”. Per la verità sono coinvolti solo tutti i Comitati Centro-Sud, perche’ il CAE, stando al di là della linea gotica si sente Nord, anche se a Sestola e a Cerreto Laghi ci fanno degli acquazzoni anche in pieno inverno che, senza se e senza ma, tradiscono la matrice appenninica dei luoghi.
Non c’è niente da fare, per esprimere certi alti pensieri filosofici rende meglio il napoletano, per certi artri rende mejo il romanesco e non a caso napoletani e romani, in sinergia, se so nventati “l’Appennino”. Per la verità sono coinvolti solo tutti i Comitati Centro-Sud, perche’ il CAE, stando al di là della linea gotica si sente Nord, anche se a Sestola e a Cerreto Laghi ci fanno degli acquazzoni anche in pieno inverno che, senza se e senza ma, tradiscono la matrice appenninica dei luoghi.
Il Circuito “Appennino” in realtà è partito già l’anno scorso, ma purtroppo fu funestato dalla quasi totale assenza di neve che rese quasi impossibili alcune delle gare in programma, per non dire poi, che l’anno scorso non si era riusciti a sfondare il muro delle quattro gare. Il principio dei principi e cioè che, ai fini della fase uno della Coppa Italia, i Comitati appenninici non sono dieci, ma, nell’insieme, costituiscono un’unica macro-zona, estasa un’enormità da nord a sud, cui spettano, per par condicio distantiae, sei e non quattro gare in totale. Pare che quest’anno ce l’abbiamo fatta, per cui le gare del circuito saranno nobilitate da ben sei appuntamenti valevoli anche per la Coppa Italia.
Ma non è tutto, dalle gare del circuito “Appennino” verranno estrapolate le classifiche valevoli per il circuito “MasterMind”, articolato su un numero inferiore di gare, con taglio anche promozionale, perché prevede anche le classifiche di seconda fascia per gli A over 150 punti FISI e per i B over 125 punti FISI. Insomma ce ne è per tutti. Del resto MasterMind è nato per primo, non era possibile che si dissolvesse, ed è quindi sembrato giusto che non solo sopravvivesse, ma che lo si promuovesse rendendolo parte integrante del circuito “Appennino”, pur conservando la propria autonomia identitaria. Il regolamento è su questo sito.
Se il flirtare è lanciarsi scandagli per misurare l’attrazione reciproca, analizzare le messaggiate piovute nei giorni scorsi a catinella sulla nostra chat, serve a misurare il tasso di arrapamento da cancelletto dei nostri promotori.
Dai più scontati “auguri a tutti voi’ al “buon Natale a tutti”, si passa a un “buon Natale a tutti MasterMinders” di Valerio, Andrea invece tradisce, anche negli auguri, la sua indole ipercompetitiva: “ragazzi oggi faccio gli auguri a tutti voi, ma da domani tutti nemici”; in pratica sta già in partenza. Infatti, a seguire, qualcuno annota “si comincia a sentire il cancelletto”. Poi appare un riconoscibile Maurizio De Rosa, che spingendo una gigantesca palla di neve, evocatrice della tantissima neve caduta, augura in inglese buone vacanze, ma dal ghigno si intuisce un “vi faccio un mazzo tanto”. Stranamente il Babbuccio Natale della Vannucci, ad onta del suo spirto guerriero, dispensa cuoricini. Di tutt’altro appeal il Babbo
Natale-DJ, che con la scusa di seguire la musica col ballo, in realtà fa riscaldamento pre gara. Lo precede un apparente paternalistica raccomandazione di Massimo Ferraro che ammonisce tutti di coprirsi bene, causa freddo; in verità il retro pensiero di Massimo è che in mente sua “il perché quest’anno fa freddo” c’è un “finalmente” rimasto inespresso. Seguono uno stilizzato Babbo Natale della Giacomelli, assopito su un cartello augurale, e, niente meno, una “Partenope” del Presidente Barulli, che ci vuol dire che lui sta con noi, e noi gli crediamo soprattutto se ci da’ qualche sabato in più per le nostre gare. A sopire ogni allusione polemica ci pensa la stella cometa di GL Di Cicco.
Chiudono i gentili abeti di MG Villari che stringendosi amorevolmente per mano, son la risposta ottimistica ad Alessandro Longobardi che posta una rivisitata versione dell “Urlo di Munch”. Opera arcinota, espressione dell’angoscia esistenziale dell’uomo, in questo caso, agonista Master, che rispecchiandosi in uno specchio fuori campo, non può fare a meno di esibire tutto il suo drammatico spaesamento per il “giovanile“ entusiasmo di noi Master.
Natale-DJ, che con la scusa di seguire la musica col ballo, in realtà fa riscaldamento pre gara. Lo precede un apparente paternalistica raccomandazione di Massimo Ferraro che ammonisce tutti di coprirsi bene, causa freddo; in verità il retro pensiero di Massimo è che in mente sua “il perché quest’anno fa freddo” c’è un “finalmente” rimasto inespresso. Seguono uno stilizzato Babbo Natale della Giacomelli, assopito su un cartello augurale, e, niente meno, una “Partenope” del Presidente Barulli, che ci vuol dire che lui sta con noi, e noi gli crediamo soprattutto se ci da’ qualche sabato in più per le nostre gare. A sopire ogni allusione polemica ci pensa la stella cometa di GL Di Cicco.
Chiudono i gentili abeti di MG Villari che stringendosi amorevolmente per mano, son la risposta ottimistica ad Alessandro Longobardi che posta una rivisitata versione dell “Urlo di Munch”. Opera arcinota, espressione dell’angoscia esistenziale dell’uomo, in questo caso, agonista Master, che rispecchiandosi in uno specchio fuori campo, non può fare a meno di esibire tutto il suo drammatico spaesamento per il “giovanile“ entusiasmo di noi Master.