Per 20 euro in piu'

Per qualche dollaro in piu - Aremogna
 
È vero, a Roccaraso ti fanno pagare pure l’aria che respiri, MA PERÒ (rafforzativo, qundo ce, ce vo), anche per quei benedetti venti euro, a Roccaraso si gareggia e in tutto il resto dell’Appenino no.
Giornata migliore del 13 gennaio non poteva meritare MasterMind per l’overture della stagione 2024.
Sole smagliante e meno nove sull’altpiano dell’Aremogna, assente il vento.
Il manto nevoso sulla pista di gara era perfetto, una pioggettina e una nevicatina bagnata dopo la salvifica nevicata del dopo epifania, cui ha fatto seguito un opportuno raffreddamento ed infine la caduta a meno nove della temperatura hanno quasi prodotto l’effetto barrato. Anzi meglio, perché il fondo era duro, molto duro ma non ghiacciato, tanto che la pista ha retto così bene che non c’è stato bisogno di ritracciare.
Se il fondo è risultato ottimo, altrettanto si deve dire del tracciato, fluido, senza strozzature, armonico, da dieci e lode, lo testimonia la circostanza che, udite udite, non si è 
levata alcuna voce di dissenso.
In definitiva una coppia di gare che hanno cancellato le fosche ansiogene previsioni che avevano
tenuto tutti sospesi, l’impeccabile S.C. Napoli, organizzatore di entrambe le gare di giornata e gli atleti sul piede della partenza, trattenuto, però, dal piede che non voleva muoversi.
Lode all’ente gestore del comprensorio che non ha lesinato cannonate di neve programmata tutte le rare volte che quest’inizio di tiepido inverno glielo ha permesso, senza lo zoccolo duro della neve “ sparata”, che ha retto a più di un’ondazione, non si sarebbe potuto gareggiare.

Racconti da Carezza e dintorni con sussurri da Roccaraso

Papere
 
SENZA ACQUA LA PAPERA…
Anche quest’anno è quanto mai dovuto un appello alla vita, ma non solo per MasterMind, bensì per lo sci tout cuourt e per il mondo intero, che dubbio c’è. 
La neve per lo sci è come l’acqua per la papera e senz’acqua la papera non galleggia, come recita un noto adagio napoletano. 
Ce l’avevano promessa da inizio dicembre, ovviamente la neve:” incursione di aria artica porterà copiose nevicate anche a bassa quota perfino al sud”. Niente, al di là’ delle Alpi neve a palate, al di qua un’eterna primavera. Poi sono cominciati i rinvii, l’abbiamo attesa di settimana in settimana, poi ce l’hanno garantita a fine anno tra il 30 notte e il 31, poi il trenta notte è slittato al 31 mattino, 31 pomeriggio, alla fine siamo tutti diventati interpreti del teatro dell’assurdo. Niente neve, beffati su tutto l’arco alpino dal Colle di Cadibona fino al passo di Vrata e su tutta la dorsale appenninica dal medesimo Colle di Cadibona, che li congiunge con le Alpi, al profondo sud, Gambarie di Aspromonte.

NOVITA'? N.N:

Memorial CortinaL’ispirazione artistica, si sa, è come il “tiraggio”, ovviamente non dei camini, ma se vi piace, molto meno poeticamente, chiamiamola attrazione fisica. Ha qualcosa di misterico, mi ispira uguale mi tira, a piacere vostro. Un umano sentire che non ha alcun fondamento razionale. È uno stato nascente, Francesco Alberoni ci ha fatto una fortuna sulla teoria degli stati nascenti. Galimberti ha trattato gli innamorati, o, se preferite, quelli che si tirano, a persone deliranti.
Tutto ciò per dire che, mentre stavo in trepidante attesa dei report dai vari siti di allenamento dei promotori, coltivando la mia ispirazione per somministrarvi il mio primo contenuto del 2024, Andrea Caloro mi ha fatto una classica entrata a gamba tesa. Ha polarizzato l’attenzione di tutti con il suo gentile invito al IV memorial Andrea Scozzese in data 30 dicembre 2023 nella regina delle Dolomiti. Risultato: zero report, chat intasata da domande del tipo: ”è punteggiata la gara”. No è di propaganda come da sempre il 30 /12 a Cortina, solo che è di propaganda per modo di dire, perché il livello tecnico è da paura, niente di più facile che alla partenza ti trovi accanto al campione del mondo in carica, invitato come special guest all’evento. Poi ci sono i campioni di uno sport povero che, meglio che niente, si vengono a cuccare i ricchi premi messi in palio, per cui la lotta è al coltello.