La parafrasi del titolo dell’opera prima dell’indimenticabile Troisi scorre spontanea dalla penna di chi si accinge a scrivere della quadriglia di gare organizzate dal 3PUNTO3, valide per la Coppa Italia e targate anche gare 9,10, 11 e 12 del circuito MasterMind.
Una botta di caldo infernale ad inizio settimana aveva fatto pronosticare il peggio: niente allenamenti, ridimensionamento del teatro di gare dalla Canguro alla ormai “nauseante Pallottieri “, più che giustificati timori per la tenuta del fondo pista, perché, benché sparato, quando il caldo esplode alle nostre latitudini australi, non c’è additivo che tenga.
Mercoledì cambio di scenario, le temperature precipitavano, gli enti gestori degli impianti sparavano tutte le residue cartucce di neve programmata per ricostituire il provvidenziale zoccolo duro di neve, che, nella mala sorte di una stagione che ne è stata privata, ha tuttavia consentito di rendere agibili buona parte delle piste del comprensorio Alto Sangro; arrivava così l’inaspettata conferma di tutto il programma, compresi gli allenamenti del giorno prima, quelli più a rischio in quanto scadenzati immediatamente a valle della sparata di neve programmata, che crea enormi cumuli da spargere sapientemente perché sia reso sciabile quel gessoso ammasso nevoso.
Il duo Del Castello-Colecchia, le persone fisiche cui sono riconducibili gli enti gestori degli impianti, avevano colto al volo l’opportunità del brusco calo delle temperature per ribaltare una situazione disperata e, a completare l’ennesimo miracolo di stagione, a questo punto entrava in scena la macchina organizzativa messa in campo dai fratelli Antonio ed Andrea Barulli, fondatori e trascinatori dello sci club organizzatore, il 3PUNTO3: si ripristinava, sia pur in versione dimezzata, l’originario teatro di gare che vedeva quale protagonista la Canguro, si reclutavano i maestri dell’omonimo sci club per la necessaria “lisciatura” in corso gare, si disegnavano tracciati inappuntabili, si stabiliva quella irrinunciabile sinergia con la giuria ed i cronometristi, senza la quale tutto l’esito dello sforzo organizzativo è destinato a naufragare e che invece garantisce velocità nell’esecuzione di tutte le operazioni concernenti l’elenco degli iscritti, gli ordini di partenza, la distribuzione pettorali, il rispetto di tutti gli orari, dalle partenze gare, alla pubblicazione dei nominativi degli squalificati, all’esame dei relativi reclami, e, per finire, alla redazione delle classifiche e, a seguire, finalmente le premiazioni. Tutto perfetto, senza sbavature.Ma il vero valore aggiunto, anche rispetto alle organizzazioni nordiste, il 3PUNTO3 lo ha espresso nella calorosa e simpaticissima accoglienza, che ha fatto meritare il titolo di questo pezzo, a voler significare che anche nel nostro profondo Sud bisogna RICOMINCIARE DA TRE, dal numero, che nella numerologia simboleggia la perfezione, nel senso che, in qualsiasi settore, bisogna fare affidamento sulla forza delle professionalità in luogo dell’appello a qualche santo protettore.