SCIROCCATI MA NON DEL TUTTO

Tempesta neve 2
"Non alludo ai presunti disturbi mentali, arbitrariamente attribuiti ai MasterMind dai numerosi poltroni che spendono le giornate nei vari bar disseminati alle partenze degli impianti. E già, essi sono in trepidante attesa dei figli, da essi stessi spinti, in una sorta di rivincita generazionale, a stressanti performances. Mi riferisco invece a noi MasterMind, in quanto vittime innocenti delle secchiate d'acqua, rovesciateci addosso, nel week end 2/3 febbraio dal cielo appenninico, che, come una plumbea cappa, avvolgeva i nostri corpi intirizziti. Agli amici dello CZERO6, la sciroccata è costata e come: annullamento e rinvio di gare 7 e 8 Mastermind e soprattutto della simpatica e attesissima tre giorni in quel di Campo, INFELICE, almeno per questa volta.
L'appuntamento, per il recupero di gare 7 e 8 sarà sempre a Campo Felice sabato 16/02; la domenica si recupera il gigante in due manches del Campionato Laziale e, a chiudere la ridimensionata tre giorni (ora due giorni) del CZERO6, lunedì 18 la combinata slalom - super G. Il recupero di gare 7 e 8 si deve a Giuseppe Lucarelli, che ha infatti sportivamente accettato la richiesta di titolare anche MasterMind, la classicissima del calendario CLS, il Trofeo Città di Roma, premiato con gli emblematici Colossei, che se non te li porti a casa almeno una volta nella vita non sei nessuno!

RAPITI DAL CORNO GRANDE E TUTTAVIA SI GAREGGIA

Gransasso

Chi ha immaginato il leggiadro toponimo "Campo Felice" deve essersi di certo trovato sull'altopiano delle Rocche in una giornata come domenica 27 gennaio 2019. Assenza di qualsiasi corpo nuvoloso a turbare la profonda visuale a 360 gradi, assenza totale di zolle di terra a violare la verginità della spessa coltre di neve, cielo in completo blue al mattino presto, per volgere al turchino con l'avanzare del giorno; le moli del Velino, del Sirente, del Magnola ad incorniciare l'altopiano, mentre lo sguardo in lontananza è rapito dall'imponente eleganza del " Corno Grande", che, quasi fotomontaggio del "Sassolungo", svetta sulla sottostante corte delle altre cime del massiccio del " Gran Sasso".

ABRUZZO ALBA E TRAMONTO BOREALE

AlabTramonto
Magico Abruzzo, terra di pastori erranti, di merlettai ed orafi venuti dalla Brianza ad ingentilire i gusti e gli stili di vita dei locali allevatori di ovini, arricchitisi commerciando con la Curia romana le calorifiche lane prodotte in cicliche transumanze. Abruzzo, secoli fa, patria di basiliche in romanico rigoroso, rifugi di preghiera, unica speranza, unica difesa dalle razzie degli eserciti imperiali che discendevano la penisola lungo la via degli Abruzzi. Magico Abruzzo, nel mezzo di un rigido gennaio, ammantato di neve dalle cime fin giù negli alti piani. Il tempo per godersi la magia, pero', scarseggia, perché in realtà la gara comincia molto prima del fatidico orario di partenza del primo apri-pista; si sa la vestizione è lunga, i più disciplinati hanno pure l'abbondante quarto d'ora da dedicare alla reazione fisica, poi c'è la colazione, mentre per i più age' c'è da combattere l'ansia dell'anziano, che coarta ad anticipare sempre più i tempi.
Io, per esempio, anche oggi, 13 gennaio, sono uscito notte tempo, benché l'albergo che mi ospitava dista pochissimo dal piazzale della telecabina. Ma, si sa, avere a che fare col parcometro, fa perdere tempo e pazienza: cerca le monetine, torna in macchina ad inforcare gli occhiali per leggere le istruzioni in caratteri così minuti che sembrano in cirillico, ritorna per la terza volta alla macchina per memorizzare i primi tre numeri della targa e digitarli sulla tastiera del parcometro, insomma che palle, è già passata una vita e devi ancora parcheggiare, ti devi ancora infilare al gelo gli scarponi, devi andare in non sai quale bar a ritirare pettorali e ski pass.