Dalla MENO PAUSA alla FRENESIA

Frenesia

Il calendario degli eccessi, dal ciclo di 28 giorni di pausa, si passa alla grande abbuffata di tre we di fuoco in cui si consumerà l'indigestione di 10 giganti, ben quattro di Coppa Italia, con l'inframezzo del Super G, sempre di Coppa, di lunedì 19 febbraio. Roccaraso-Campo Felice- e ancora Roccaraso per la finale di circuito, questo il gran tour da macinare, con l'incubo di dove e quando preparare gli sci fra una tappa e l'altra del 17/18 febbario, senza tacere che i più agguerriti, giovedì 15/02, si misurano nella Maratona CZero6 in 4/5 manches. Unico conforto le condizioni ottimali dei teatri di gare, che si presentano con neve quantitativamente e qualitativamente più che soddisfacente.

"MENO PAUSA!!!"

Moccia Fuma senza scritta

Dai più si è sentito invocare: "MENO PAUSA", con tanto di fraintendimenti, data la stagionatura alquanto avanzata di taluni competitors; effettivamente ci si rivede esattamente allo scadere di un ciclo di ventotto giorni che, a pieno titolo, legittima l'equivoco. Purtroppo ci tocca registrare che, da gara due, di acqua ne è passata sotto i ponti, mentre di neve, poca si è posata sopra i tetti; fortunatamente pare che sin da questo inizio di mese, febbraio si voglia mettere seriamente a febbrareggiare, facendoci dimenticare un inizio inverno che resterà impresso nella memoria per l'assenza di una qualsiasi seria nevicata, di quelle da far disseppellire l'auto con la vanga, dopo averla ritrovata sotto casa, grazie solo al sondino da valanga.
Ma è pur vero che, nonostante l'avarizia di neve naturale, forse, per la prima volta dopo svariati lustri, quelli di Roccaraso vanno incontro ad una delle stagioni più lunghe per lo sci; dai primi di dicembre si scia senza soluzione di continuità, su piste impeccabili, quasi tutte fruibili grazie alla definitiva messa a punto di un complesso sistema di neve programmata, che, trattata con indiscutibile perizia da don Ciro, ci ha garantito superfici in ogni caso compatte, pronte a restituire risposte idonee ad attrezzi sempre più sofisticati.

I HAD A DREAM!

Acquaviva
 
Grazie al binomio "Prima Neve Diavoli Bianchi"- "3PUNTO3", con le gare 1 e 2, si è dato il via al Circuito MasterMind 2018, il settimo, in assoluta armonia, nonostante la numerologia ci faccia evocare gli scompigli matrimoniali del settimo anno; tutt'altro, sulla scia di MasterMind, ferve anche nella Capitale un rinnovato interesse per i Master; da una costola dell'Aliski è neonato lo sci club CZERO6 che già si impone all'attenzione degli appassionati con iniziative innovative di grande appeal.Ma torniamo a noi per tributare un meritato plauso a Massimo Gargano, coautore con il salomonico Cerbone di una coppia di gare di indiscusso rispetto, ma anche, e in questo caso il plauso e' tutto suo, di imbandire per la premiazione un tavolo dalle sette meraviglie, con copiosa esposizione di coppe, trofei e prodotti tipici dell'agroalimentare della fertile terra di Puglia; non solo esposizione, anche consumazione immediata dei fermi e delle bollicine di CasalTrinità, che hanno dato la stura all'euforia dei vincitori e volto al riso il broncio degli sconfitti. Morale della favola, quella che poteva essere una una tediosa premiazione, si è risolta, come in questi casi si conviene, in una festa gioiosa che ha coinvolto tutte le generazioni presenti, dai C 12 ai giovani-senior, questi ultimi, grazie al S.A.I. Napoli, presenti in forze a dare senso concreto a quella trasversalità agonistica generazionale ideata, fortemente voluta e alla fine ottenuta da MasterMind.