RAPITI DAL CORNO GRANDE E TUTTAVIA SI GAREGGIA

Gransasso

Chi ha immaginato il leggiadro toponimo "Campo Felice" deve essersi di certo trovato sull'altopiano delle Rocche in una giornata come domenica 27 gennaio 2019. Assenza di qualsiasi corpo nuvoloso a turbare la profonda visuale a 360 gradi, assenza totale di zolle di terra a violare la verginità della spessa coltre di neve, cielo in completo blue al mattino presto, per volgere al turchino con l'avanzare del giorno; le moli del Velino, del Sirente, del Magnola ad incorniciare l'altopiano, mentre lo sguardo in lontananza è rapito dall'imponente eleganza del " Corno Grande", che, quasi fotomontaggio del "Sassolungo", svetta sulla sottostante corte delle altre cime del massiccio del " Gran Sasso".

ABRUZZO ALBA E TRAMONTO BOREALE

AlabTramonto
Magico Abruzzo, terra di pastori erranti, di merlettai ed orafi venuti dalla Brianza ad ingentilire i gusti e gli stili di vita dei locali allevatori di ovini, arricchitisi commerciando con la Curia romana le calorifiche lane prodotte in cicliche transumanze. Abruzzo, secoli fa, patria di basiliche in romanico rigoroso, rifugi di preghiera, unica speranza, unica difesa dalle razzie degli eserciti imperiali che discendevano la penisola lungo la via degli Abruzzi. Magico Abruzzo, nel mezzo di un rigido gennaio, ammantato di neve dalle cime fin giù negli alti piani. Il tempo per godersi la magia, pero', scarseggia, perché in realtà la gara comincia molto prima del fatidico orario di partenza del primo apri-pista; si sa la vestizione è lunga, i più disciplinati hanno pure l'abbondante quarto d'ora da dedicare alla reazione fisica, poi c'è la colazione, mentre per i più age' c'è da combattere l'ansia dell'anziano, che coarta ad anticipare sempre più i tempi.
Io, per esempio, anche oggi, 13 gennaio, sono uscito notte tempo, benché l'albergo che mi ospitava dista pochissimo dal piazzale della telecabina. Ma, si sa, avere a che fare col parcometro, fa perdere tempo e pazienza: cerca le monetine, torna in macchina ad inforcare gli occhiali per leggere le istruzioni in caratteri così minuti che sembrano in cirillico, ritorna per la terza volta alla macchina per memorizzare i primi tre numeri della targa e digitarli sulla tastiera del parcometro, insomma che palle, è già passata una vita e devi ancora parcheggiare, ti devi ancora infilare al gelo gli scarponi, devi andare in non sai quale bar a ritirare pettorali e ski pass.

I MASTERMIND AL PASSO, IN ATTESA ...

Nevicata 2019
Ovviamente, non nel senso che  i MasterMind segnano il passo, ma che stanno invece al passo con i migliori competitors, essendosi ingaggiati nelle tre classiche specialità alpine sulle nevi slovene di Cernko. 
Nel salomonico ordine anagrafico, Gianfri Puca, Tanio Campanile, Alessandro Falez, Clemente Reale, Jacopo Koch sono andati a misurarsi nella tappa di W. C. (sta per World Cup) che segna l'incipit della stagione 2019.
Purtroppo i tagli subiti in redazione ci hanno impedito di disporre di un inviato speciale sul campo,  risultano pertanto frammentarie e difficili da interpretare le notizie riportate, valle dopo valle, dagli echi alpini.