Splash of memories 2022

Fotona Finali 2022 copy
Ogni competizione che si rispetti si conclude con copiose innaffiate di champagne, che inondano pubblico ed atleti e soprattutto questi, non si sa perché, fingono di difendersi dalla refrigerante doccia rigeneratrice, fuggendo in varie direzioni mentre gli avversari da podio, divertiti, lì inseguono. Ma a voi che siete atleti con la A maiuscola e che esecrate lo spreco di champagne, in luogo della spruzzata del prezioso liquido, MasterMind, attraverso immagini, note e classifiche, offre un splash di ricordi per meglio imprimere nella sfera emotiva le piacevoli emozioni della stagione agonistica.

Fa’ meglio domani cio’ che faresti male oggi

Piazzalto sole e bufera
Per la verità il proverbio recita: “non rimandare a domani ciò potresti fare oggi”, nel nostro caso, il 26 febbraio u.s., nella migliore delle ipotesi, saremmo riusciti a fare una sola delle due gare, in condizioni al limite del proibitivo, chapoux dunque a chi coraggiosamente decise di rinviare. E già, anche per avere paura ci vuole coraggio, il coraggio di ammettere di aver paura e di fare, con decisione, un passo indietro. Certo, anche per  rinviare all’unduci marzo ci volle coraggio, perché significò affrontare un azzardo, infatti chi ti poteva dire che non saresti incappato in un di quei temporali da diluvio universale degni dell’annunzio della primavera?
Escort Tuttavia quando Gastone profetizza, bisogna stargli dietro senza se e senza ma, perché il 26 di febbraio, l’unico fendente di luce splendente, in grado di trafiggere l’insolente cappa plumbea di nubi, sarebbe stata quello delle nostre madrine, Eva ed Elizaveta, che, per la delusione del mancato show, sono state viste strapparsi da dosso i magnifici costumi di scena (per valutare meglio le immagini clicca qui).

Aspettando Ciro

attesa
Ohibò, esclamerete voi giovanissimi lettori, aggiungendo: “ma questo titolo è la parodia dell’arcinota opera di Samuel Bckett, paradigmatica del teatro dell’assurdo.
Esatto, ed allora mi  incalzerete, chiedendomi: ”ma Ciro verrà? E che ci si aspetta da Ciro, se verrà ?”
Ciro può anche non venire, da lui si aspetta solo un responso, o meglio una sentenza, che, data l’insindacabiltà del personaggio, non può essere appellata. La risposta è una sola, inderogabile e nasce dall’alternativa :”ve la do”, “non ve la do”. L’alternativa si scioglierà in una risposta secca solo dopo le previsioni del tempo di mercoledì 23/02/2022. A noi non resta che attendere e questa volta senza neppure il conforto della Margherita offerta dallo S.c. Vesuvio.
Ma, se le previsioni sono buone, Ciro che ci da’? Ci da’ la pista e che pista! Negli ultimi cinquant’anni l’hanno data solo per competizioni a livello europeo e mondiale, prima la si dava normalmente, anche per gare zonali, è LA DIRETTISSIMA DEL PRATELLO, si scendeva dalla lentissima cestovia e si partiva: gigante, slalom o discesa, tutto si poteva fare. 
GazzettaMemorabili gli italiani Juniores del 1961 (clliccare sull'immagine), se li ricordano ancora; Zeno Soave, uno dei migliori sciatori dell’epoca, memore di quella picchiata in cui si classificò settimo fra gente imprendibile, qualche anno fa volle tornare qui da noi, in occasione degli italiani Master, solo per calarsi nuovamente giù dalla vertigine bianca dei nostri Appennini. 
Gianfredo Puca si fregia tuttora del record in libera sulla Direttissima tra i napoletani e non lascia passare anno, senza aver sciato, almeno una volta, giù per il “cucchiaio”, un rito votivo che gli ha garantito la longevità sportiva. Dunque facciamo anche noi voti che Ciro ce la dia e che non sia una concessione isolata, ma che diventi la quasi norma anche per le competizioni nostrane; a volta basta rompere il ghiaccio e lo straordinario diventa ordinario.
Visto che non ho la Margherita da offrire, per confortarvi in questa struggente attesa, faccio il punto della situazione per attizzare gli animi in vista di una finale magica sulla pista più bella dell’Appennino.